Il ministro della difesa bulgaro chiede militari armati a difesa dei confini esterni di Grecia e Italia
Nonostante le proteste del ministro dell’Interno italiano Marco Minniti, l’Austria continua a “rodare” il suo sistema di controlli di frontiera per fronteggiare sul nascere la crescita di flussi di immigrazione clandestina proveniente dall’Italia.
Nella fascia entro i dieci chilometri dal confine del Brennero in territorio austriaco sono stati rafforzati i controlli notturni da parte della polizia, senza l’apporto annunciato dei militari, che inizieranno a prendere servizio a breve, sempre durante le attività notturne, le preferite da chi gestisce il sistema di passaggio illegale della frontiera italo austriaca. I controlli della polizia si sono estesi anche su alcuni treni in transito, merci e passeggeri, scovando due extracomunitari illegali all’interno di un convoglio.
Il tema dell’immigrazione illegale è oggetto di una dichiarazione da parte del ministro della Difesa bulgaro, Krasimir Karakachanov, che in un’intervista al Die Welt ha detto che le «forze della Nato o dell’Ue devono essere schierate in Italia e Grecia. I confini esterni dell’Unione europea vanno difesi con la forza delle armi, se necessario. Non possiamo consentire a immigrati illegali di entrare in Europa». Karakachanov ha affermato di voler quadruplicare il numero di militari bulgari di stanza al confine con la Turchia, portandoli da 140 a 600, sottolineando che «non abbiamo risolto la questione dell’immigrazione. Ampi e ben organizzati reti illegali stanno ancora provando a introdurre persone nel nostro paese».