Con divisa e guanti d’ordinanza il primo cittadino lagunare ha sperimentato la raccolta “porta a porta” dei rifiuti nelle calli
Per capire come funziona un servizio pubblico delicato come l’igiene urbana e valutarne le possibile migliorie non c’è di meglio che provarlo con mano: cosa che ha fatto il sindaco della città di Venezia, Luigi Brugnaro, dove la nuova gestione della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani non è affatto semplice, complice l’orografia della città resa complicata da calli, ponticelli e rii che non facilitano il passaggio dei carichi.
Guanti d’ordinanza e divisa della municipalizzata, Brugnaro si è calato nei panni del netturbino per un giorno, assistendo gli operatori di “Veritas” nella raccolta dei rifiuti porta a porta lungo le calli di Dorsoduro. La raccolta “porta a porta” dei rifiuti a Venezia, iniziata recentemente, è stata un progetto sul quale Brugnaro ha voluto puntare fin dal suo insediamento e che, e in questi ultimi due anni ha già toccato quasi tutti i sestieri del centro storico.
Ad ottobre sarà estesa anche a Cannaregio e la copertura totale del territorio lagunare avverrà entro febbraio 2018 con Castello. Al termine della raccolta “porta a porta”, il sindaco ha voluto seguire il tragitto delle imbarcazioni fino alla stazione di travaso di Sacca San Biagio.
«Ho voluto toccare con mano la fatica di raccogliere la spazzatura nel centro storico – ha detto Brugnaro – e capire di persona la validità di questo progetto, avviato sperimentalmente a settembre del 2015 e ormai allargato a quasi tutta la città».