Il lago di Garda leader incontrastato delle vacanze lacuali italiane

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La stagione 2017 s’appresta a chiudere con nuovi record di presenze

lago di garda panorama da garda 2Con i suoi 24 milioni di presenze annue, il lago di Garda guarda dall’alto in basso località turistiche anche più blasonate, ad iniziare dalla Sardegna (doppiata) e dalla Liguria. E tra le sue tre sponde amministrative (il bacino è suddiviso tra Trentino, Veneto e Lombardia), a tirare maggiormente è proprio la sponda veneta con i suoi 14 milioni di presenze annue.

Per Marco Michielli, presidente di Federalberghi del Veneto, «siamo stabilmente ai vertici dell’industria delle vacanze italiana, con un tasso di crescita a due cifre, complice anche l’ottimale accessibilità autostradale, ferroviaria e aeroportuale, oltre alla presenza di parchi tematici come Gardaland che forniscono un notevole volano di attrazione». Decisamente distanziate, per presenze, la sponda trentina (circa 2 milioni) e quella bresciana (circa 8 milioni).

I grandi laghi italiani hanno incrementato la loro attrattività da quando le star dello spettacolo li hanno scoperti e lanciati a livello internazionale per notorietà, ma ad attrarre, specie nel caso del Garda, è la peculiare caratteristica del suo territorio, visto che per chi arriva dal Nord Europa qui è il primo posto dove s’incontra il clima mediterraneo e la particolare conformazione del basso lago assomiglia più ad un golfo marino che ad un lago vero e proprio.

Quanto alla tipologia delle presenze, nel 2016 oltre la metà del totale sono state di tedeschi, valore che quest’anno dovrebbe incrementarsi anche in considerazione delle tensioni internazionali che sconsigliano i viaggi nelle località più lontane, ad iniziare da quelle sul mar Rosso. Distanziate di parecchie lunghezze la presenza degli olandesi (un quinto di quelle germaniche).

A “tirare” è anche la disponibilità di un’offerta alberghiera di lusso ed extralusso, con la presenza di numerosi alberghi a cinque stelle ed oltre, diffusi specie sulla sponda bresciana, oltre a strutture culturali uniche come il Vittoriale di Gardone Riviera o l’ex sede della Repubblica sociale a Salò. 

Il Garda ha le potenzialità per fare ancora meglio con la gestione unitaria della sua promozione, dopo anni di separatezza: di sicuro, si eviterà di infondere nel potenziale turista confusione tra le varie destinazioni offerte dal bacino gardesano, per offrire un tutt’uno, specie sui mercati del Nord Europa che sono assai promettenti, mentre potrebbero aprirsi nuovi mercati se si saprà imboccare con decisione le nuove tendenze del turismo sanitario che offre notevoli opportunità specie nei paesi del Medio Oriente, sfruttando le eccellenze sanitarie di Verona, Peschiera, Malcesine, Arco e Rovereto che possono coniugare le cure al più alto livello in molte patologie con la riabilitazione e l’ospitalità al massimo livello dei numerosi accompagnatori.