Il comune di Venezia firma l’accordo per mobilità urbana a idrogeno

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Brugnaro: «impegno contro gas serra e inquinamento atmosferico 

mobilità sostenibile rifornimento auto idrogenoLa Giunta comunale di Venezia ha approvato, su proposta del sindaco Luigi Brugnaro, il protocollo d’intesa tra il comune di Venezia e la “Fuel Cells and Hydrogen 2 Joint Undertaking” (FCH 2 JU), finalizzato allo sviluppo di applicazioni dell’idrogeno e delle celle a combustibile per la mobilità urbana sostenibile.

«Con questa scelta – commenta Brugnaro – abbiamo deciso di dare seguito alla nostra campagna per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e degli inquinanti atmosferici. Il comune di Venezia si sta impegnando, quindi, ad attuare un serio piano per creare le condizioni alla diffusione dell’energia verde che ha, nell’idrogeno uno dei suoi principali elementi mettendo così l’innovazione e la competitività al centro delle sue politiche di sviluppo economico. Se vogliamo fare in modo che i nostri figli possano contare su un futuro più sostenibile e un mondo meno inquinato dobbiamo iniziare a investire nelle nuove fonti di energia. Venezia ha il vantaggio che può contare sul polo di Porto Marghera per la produzione, oltre ad essere una città che può sperimentare l’utilizzo non solo sui veicoli urbani, ma anche su autobus e vaporetti». 

Nello specifico, il protocollo prevede una fattiva collaborazione tra il Comune e FCH 2 JU per l’individuazione di sinergie tra programmi, meccanismi di accesso a fondi e ad altre fonti di finanziamento attraverso la partecipazione a gruppi di lavoro in collaborazione con membri dell’industria e della ricerca, l’identificazione delle applicazioni dell’idrogeno e delle celle a combustione che sono di maggior interesse per raggiungere l’obiettivo e fornire le informazioni necessarie per costruire modelli di business che possano portare ulteriori investimenti. 

FCH 2 JU, che è il frutto di una lunga cooperazione tra i rappresentanti dell’industria, del mondo accademico, delle organizzazioni di ricerca e delle autorità pubbliche, e opera nel settore delle celle a combustibile e le tecnologie energetiche dell’idrogeno rappresenta il soggetto più titolato in grado di contribuire allo sviluppo del mercato delle tecnologie dell’idrogeno. Inoltre FCH 2 JU ha il compito, tra gli altri, di contribuire, come organismo di finanziamento, all’attuazione di “Horizon 2020”, il programma quadro per la ricerca e l’innovazione relativo al periodo 2014-2020 con cui l’Unione Europa (Ue) finanzia la ricerca in Europa. 

Con l’approvazione del decreto legislativo n. 257/2016, l’idrogeno ha assunto un ruolo rilevante per le strategie di sviluppo sostenibile anche in Italia, in quanto è stato inserito tra i combustibili alternativi nel piano strategico nazionale. L’Italia dovrà dotarsi di un numero adeguato di stazioni di rifornimento entro il 2025 e, con un decreto attuativo, deve essere perfezionata la revisione delle norme tecniche che limitano l’erogazione di idrogeno a 350 bar di pressione consentendola fino a 700 bar, visto che gli impianti a bordo delle autovetture garantiscono un funzionamento in totale sicurezza a quella pressione, consentendo così autonomia e tempi di rifornimento pari a quelli esistenti di un’auto tradizionale.