Al Veneto 105 milioni statali per rinnovo delle flotte di autobus e treni

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FVG treno vivalto
De Menech: «bene l’incontro con il ministro Delrio. Assicurati investimenti per i prossimi cinque anni»

FVG treno vivaltoIl rinnovo delle flotte di autobus e treni in Veneto può contare su finanziamenti certi che dal 2017 al 2022 ammontano a 105,5 milioni di euro. Lo riferisce il deputato veneto Roger De Menech dopo un incontro con il ministro Graziano Delrio.

«Dopo tanti anni in cui i fondi per il materiale rotabile sono stati dirottati per coprire i costi dei contratti di servizio – afferma De Menech – ora siamo di fronte a un’inversione di tendenza decisa. Rinnovare le flotte di autobus e acquistare nuovi treni sarà possibile con finanziamenti certi e stabiliti da due provvedimenti specifici: la legge di stabilità del 2016 e la delibera del Cipe numero 54 del 2016. Sono fondi aggiuntivi rispetto a quelli per il trasporto pubblico locale, destinati alla copertura del servizio e sono utilizzabili quindi dalle Regioni solo per l’acquisto di autobus urbani ed extraurbani e di treni».

Per il Veneto sono disponibili in tutto 105,5 milioni di euro. Di questi, 42,1 milioni sono destinati alla gomma, quindi a rinnovare il parco bus, ripartiti sugli esercizi finanziari dal 2017 al 2019, mentre 60 milioni sono riservati all’acquisto di nuovo materiale rotabile, treni e carrozze, per gli anni dal 2017 al 2022. A questi, si aggiungono circa 3 milioni di euro per il completamento degli interventi di messa in sicurezza delle ferrovie. 

Restano da ripartire tra le Regioni altri 45,78 milioni di euro, sempre per progetti relativi alla sicurezza delle ferrovie interconnesse, derivanti dalla presentazione dei progetti, e per la messa in sicurezza delle ferrovie isolate, procedendo alla definizione di un elenco di priorità sulla base delle criticità per la sicurezza della circolazione, prendendo in considerazione il traffico ferroviario, il regime di circolazione e la carenza di impianti di segnalamento e sicurezza, con priorità per le ferrovie a binario singolo gestite con il regime del blocco telefonico, tenendo anche conto delle linee interessate da maggior intensità di traffico e dal maggior numero di passeggeri.

«I dati forniti dalla Struttura tecnica di missione per l’indirizzo strategico, lo sviluppo delle infrastrutture e l’alta sorveglianza del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti – spiega De Menech – danno la misura dell’impegno del governo in questo settore. Perché, come ricorda sempre il ministro Delrio, la “cura del ferro” e l’incremento della mobilità collettiva incidono positivamente sull’economia, contribuiscono a ridurre l’inquinamento delle nostre città e aumentano la qualità della vita dei cittadini».

Come concordato dalla conferenza Stato-Regioni, le risorse dello Stato prevedono la compartecipazione delle Regioni. Il Veneto dovrà cofinanziare l’iniziativa aggiungendo complessivamente 68,2 milioni di euro, 28,1 per la gomma e 40,1 per i treni.

Nel corso dell’incontro, Delrio ha riferito a De Menech che, su richiesta del ministero, Rfi sta predisponendo il progetto di elettrificazione delle linee regionali ancora a trazione diesel. «Le risorse economiche per questi interventi saranno messe a disposizione nelle prossime settimane da parte del CIPE».