Approvato il bilancio della Ferrovie Udine-Cividale che chiude in utile
«A dicembre tornerà nuovamente in funzione il collegamento ferroviario tra Sacile e Maniago grazie all’operatività di 22 treni al giorno al posto dei 13 attivi in passato» ha detto la presidente della regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, intervenendo a Maniago (Pn) insieme all’assessore alle Infrastrutture, Mariagrazia Santoro, ad un incontro dedicato al riavvio della linea Sacile-Gemona.
«Questo primo passo – prosegue Serracchiani -, che porterà entro la fine del prossimo anno alla completa riattivazione dell’intera tratta su ferro fino a Gemona, è il frutto di una grande “missione collettiva” che ha visto lavorare insieme Regione, Ferrovie dello Stato, Rete ferroviaria italiana (Rfi), Ferrovia Udine-Cividale (Fuc) e tante amministrazioni locali»
«Il lavoro più complicato – ha detto Serracchiani – è stato quello di trovare alleati preziosi quali Rfi e Trenitalia, senza i quali non sarebbe stato possibile riattivare e valorizzare la tratta. Ma altrettanto importante è stata anche la collaborazione e l’appoggio al progetto di recupero dati delle Uti e dei sindaci che amministrano i comuni presenti lungo la tratta. Grazie a loro abbiamo stretto un patto per il territorio grazie al quale intendiamo rilanciare anche il turismo in questa zona del Friuli Venezia Giulia». Serracchiani ha poi ricordato l’importanza del lavoro di squadra «perché è servito per portare a casa un risultato all’inizio insperato, riattivando innanzitutto la linea per dare risposta al pendolarismo scolastico e lavorativo».
C’è poi anche un secondo obiettivo, che diventerà realtà a partire da aprile del 2018 e che è stato evidenziato dalla presidente della Regione: «dopo quella di Campo Marzio a Trieste, qui prenderà il via la seconda linea storica del Friuli Venezia Giulia con importantissimi risvolti di tipo turistico per la nostra regione». A tal proposito, Serracchiani ha anche ricordato che in un disegno di legge del 2016, con il quale si istituiscono a livello nazionale le ferrovie turistiche, è stata inserita anche la Sacile-Gemona.
Ad illustrare i numeri dell’intero progetto è stata invece Santoro, che ha sottolineato l’impegno di Rfi che su questa tratta ha investito 17 milioni di euro: «la Regione interverrà per il recupero di stazioni e infrastrutture di interscambio. In particolare, abbiamo finanziato con circa 850.000 euro il recupero a fine turistico delle stazioni di Sacile, Gemona e Cavasso, mentre sono in corso di finanziamento, grazie alle ulteriori somme previste nell’assestamento di bilancio, anche quelle di Maniago e Meduno. A carico della Regione, nell’ambito del contratto di servizio, ci sarà poi il costo per il funzionamento della linea per 2,5 milioni di euro l’anno».
Sul fronte dei mezzi, Santoro ha ricordato che da dicembre partiranno i collegamenti da Sacile a Maniago con 22 treni al giorno, rispetto ai 13 operativi prima della chiusura della tratta. «Ciò consentirà – ha spiegato l’assessore – di rendere più funzionale il pendolarismo ferroviario, in particolare quello degli studenti e dei lavoratori. Da Maniago a Gemona via Pinzano, il collegamento continuerà con l’utilizzo degli autobus in orari coordinati con quelli dei treni, mentre da dicembre del 2018 tutta la linea sarà percorribile via treno».
La nuova strutturazione del servizio porterà con sé anche riduzioni di tempi di percorrenza rispetto al passato. Da Sacile a Pinzano il tragitto verrà compiuto in 78 minuti rispetto ai 100, mentre da Sacile a Maniago serviranno 34 minuti rispetto ai 65 precedenti. Infine da Sacile ad Aviano la percorrenza sarà di 15 minuti rispetto ai 39 precedenti.
Sempre in tema ferroviario, l’assemblea dei soci della società Ferrovie Udine-Cividale ha approvato il bilancio 2016. L’utile di esercizio è pari a 245.081 euro, risultante da un valore della produzione pari a 8,743 milioni (+9,4% sul 2015) che supera i costi della produzione, pari a 8,307 milioni (+10,8% sul 2015). Negli ultimi tre esercizi la società ha prodotto utili pari a 621.000 euro, destinati a consolidare la riserva straordinaria.
Il dato economico interessante è offerto dalla crescita dell’attività cargo, aumentata del 24,5%, ed è pari a 1,548 milioni di euro. Buoni anche i dati di traffico: in aumento dell’1% sulla Udine-Cividale, con quasi mezzo milione di passeggeri trasportati, mentre il servizio transfrontaliero “MiCoTra” Udine-Villaco registra un +4,6%, pari a circa 90.000 passeggeri. Lusinghieri anche i risultati del servizio di trasporto biciclette sulla stessa tratta Udine-Villaco: +24,5% sul 2015, con un totale di circa 15.000 bici trasportate. Molto alto anche il grado di puntualità sulla linea sociale pari al 99,6% (da 0 – 10′) e al 100 % (da 0 – 10′) su “MiCoTra”.
«Quello portato avanti dalla Fuc è un progetto nel quale abbiamo creduto e continuiamo a credere e che anche quest’anno consegue risultati apprezzabili – ha commentato Santoro – anche grazie alla professionalità del personale. La Regione ha fatto la sua parte erogando 3,7 milioni a sostegno dei servizi di trasporto pubblico locale curati dalla Fuc. Gli obiettivi futuri sono legati al rafforzamento dello stesso trasporto pubblico e dell’intermodalità, sia lungo la direttrice Trieste-Udine-Tarvisio, sia lungo la direttrice Monfalcone-Venezia»