Agrusti: «dopo l’unificazione regionale, l’obiettivo è un’ampia integrazione strategica di rappresentanza industriale del NordEst»
Il Consiglio generale di Unindustria Pordenone ha approvato con voto unanime di dare mandato al presidente, Michelangelo Agrusti, a sottoscrivere il protocollo di aggregazione che definisce il percorso verso la fusione regionale del Sistema Confindustria. La firma, è specificato, dovrà essere apposta entro settembre assieme a quella dei presidenti delle altre due Territoriali del Friuli Venezia Giulia e alla Federazione regionale.
Il protocollo di aggregazione in questione è stato redatto dal Comitato dei direttori nel pieno rispetto delle linee guida discusse e approvate dal Consiglio direttivo regionale il 27 giugno scorso a margine dell’assemblea generale pordenonese. In tale occasione, il Consiglio direttivo presieduto da Giuseppe Bono si era espresso unanimemente per l’avvio di un processo di aggregazione che tenesse conto di tre obiettivi fondamentali: l’aumento dell’efficacia dell’azione di tutela degli interessi delle imprese associate, l’ottimizzazione delle risorse impiegate e il miglioramento della qualità dei servizi erogati alle imprese aderenti al Sistema. Il percorso d’integrazione associativa individuato nel protocollo, prevede una serie di fasi attuative che prenderanno le mosse dal prossimo autunno per concludersi entro il 2018 data entro la quale le singole Associazioni dovranno deliberare l’effettiva fusione.
Il progetto di costituzione di un’unica Confindustria regionale ha sempre caratterizzato l’agenda della Territoriale pordenonese che con Agrusti, più volte, si era espressa sulla necessità di un percorso aggregativo «perché – aveva spiegato Agrusti – al centro dei sistemi associativi ci sono gli associati e non le burocrazie interne e se render loro la vita più semplice coincide anche con la costruzione di una Confindustria unica regionale noi ne siamo assolutamente favorevoli. Il percorso tracciato – ha aggiunto – rappresenta inoltre un tassello fondamentale nella costruzione di una più ampia integrazione strategica del sistema della rappresentanza industriale del NordEst, che mai come ora ha bisogno di strategie ed azioni comuni per rilanciare la propria competitività».