Progetto “Susgrape”, viticoltura sostenibile sul confine italo-sloveno

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Grazie a soluzioni ICT, Area Science Park punta ad abbattere uso di sostanze chimiche ed  emissioni di CO2 nei vitigni. Allo studio anche lo sviluppo di nuovi biopesticidi.

vinakoper susgrape progettoIntrodurre innovazioni a sostegno dei viticoltori italiani e sloveni per produzioni migliori sia dal punto di vista del prodotto sia per quanto riguarda il minor impatto ambientale. E’ questa l’esigenza da cui prende le mosse il progetto transfrontaliero “Susgrape” – avviato grazie a un finanziamento Interreg V-A Italia-Slovenia 2014-2020 – coordinato da Area Science Park.

Attraverso l’adozione di tecnologie ICT in viticoltura, si punta a ottenere  la riduzione dell’uso di sostanze chimiche, delle emissioni di CO2, dei consumi d’acqua per l’irrigazione, aumentando allo stesso tempo la salubrità e la qualità del prodotto finale. L’idea di “Susgrape” nasce dalla necessità delle aziende vitivinicole partner del progetto di transitare verso modalità di lavorazioni agricole più sostenibili, rispetto a quelle attualmente in uso, nel contrasto alle due patologie che solitamente pregiudicano la salute della pianta e ne compromettono la produzione: la peronospora e l’oidio. Uno dei principali obiettivi è anche saggiare le potenzialità della microbiologia applicata all’agricoltura, attraverso analisi genetiche transfrontaliere delle popolazioni batteriche che caratterizzano le viti, con lo scopo di sviluppare nuovi biopesticidi.

Intorno al progetto è già nata una rete stabile composta da diciassette imprese, due centri ricerca, un’università  –  aperta a nuovi ingressi futuri – tra cui, oltre ad Area, spiccano Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologie – ICGEB, Primo Principio, Camera di commercio Italo-Slovena di Capodistria, Università del Litorale, Consorzio di Tutela Vini del Collio e Vinakoper, storica azienda vitivinicola slovena con più di 500 ettari di produzione.

«La penetrazione della tecnologia digitale nelle aziende agricole italiane è una priorità inserita nel piano “Industria 4.0” del Governo, che nel giro di cinque anni dovrebbe proiettare l’Italia ai vertici europei, aumentando gli ettari lavorati con tecnologie innovative dall’1 al 10% – sottolinea Federico Longobardi, direttore tecnico di Primo Principio. Con “Susgrape” contiamo di dimostrare al mercato agricolo che chi investe in tecnologie e competenze appropriate ottiene risultati di eccellenza. Poniamo le basi per la diffusione capillare di tecnologia IoT (internet delle cose, o meglio delle piante) in agricoltura, il cui successo sarà ovviamente legato alla sostenibilità economica dell’investimento richiesto ai produttori».

Con “Susgrape” sarà sperimentato un Sistema di Supporto Decisionale (DSS) nella gestione della vigna da adottare in due diverse zone agricole sul confine italo-sloveno. Il DSS è composto da un sistema di monitoraggio ambientale associato allo sviluppo di due modelli previsionali agronomici integrati in un software.