Patto a tre tra Bologna, Modena e Ferrara per sviluppo sostenibile area

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I sindaci Merola, Muzzarelli e Tagliani firmano un protocollo triennale per puntare ad una maggiore competitività ed attrattività del territorio

Emilia Romagna 611x458Un protocollo triennale tra Modena, Ferrara e Bologna per rendere quest’area del centro Emilia ancora più competitiva ed attrattiva a livello nazionale ed internazionale.

A Bologna i sindaci (nonché presidenti di provincia) di Modena e Ferrara, Gian Carlo Muzzarelli e Tiziano Tagliani, e il sindaco della città metropolitana di Bologna, Virginio Merola, hanno firmato il documento. Il patto trova fondamento nella omogeneità delle caratteristiche territoriali e socio-economiche e vuole definire una visione comune di sviluppo industriale e di politiche educative. A partire da questo documento si vuole inoltre condividere progettualità in materia di infrastrutture, di pianificazione urbanistica-territoriale, di promozione degli investimenti e grandi opere pubbliche al fine di poter relazionare in modo unitario e con obiettivi condivisi con la Regione Emilia-Romagna.

Anche dal punto di vista turistico e culturale gli elementi che accomunano i tre territori sono tanti: dal valore architettonico dei centri storici e degli edifici religiosi al paesaggio rurale e alla tradizione eno-gastronomica, fonte di interesse per un pubblico locale, nazionale ed internazionale. In questo ambito le Amministrazioni si impegnano a condividere progettualità comuni con l’obiettivo di potenziare l’attrattiva turistica dei sistemi territoriali, attraverso lo sviluppo dei prodotti turistici “città d’arte”, “food valley” e “motor valley”. 

Sotto il profilo logistico g,rande attenzione andrà al ruolo dell’Aeroporto “Marconi”, all’interconnessione del sistema fieristico (Bologna-Modena-Ferrara), alle piattaforme logistiche, al sistema universitario, alla promozione e attrazione dei territori, alle reti culturali e turistiche. Per creare un sistema di relazioni fra i territori e tra le strutture amministrative, in modo tale da condividere le migliori pratiche, svolgere un ruolo propositivo e attivo nei confronti della Regione e accrescere la competitività e l’attrattività dell’intero sistema regionale, le politiche comuni saranno gestite attraverso specifiche convenzioni, accordi e protocolli.