Discusso di migranti, trasporti e ricerca. Bilancio 2016 a quota 3,7 milioni di euro
Collaborazione, presidio dei confini, sicurezza, ma anche impegno congiunto di Austria e Italia al Brennero. E’ questo l’appello lanciato dai tre presidenti Arno Kompatscher, Ugo Rossi e Günther Platter riuniti a Sanzeno in Trentino nella seduta della Giunta del GECT Euregio, che ribadiscono con forza quanto già stabilito a febbraio dello scorso anno con una deliberazione poi presentata al presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker. Tanti gli altri temi affrontati da segnalare quello dei trasporti che sarà al centro di un vertice in autunno.
«A febbraio dello scorso anno abbiamo definito la nostra posizione comune sulla questione profughi – ha detto il presidente altoatesino Kompatscher – e siamo stati anche in grado, sulla base di questa posizione comune, di fare in modo che Italia e Austria attuassero delle misure di collaborazione riguardo al controllo dei flussi migratori al Brennero. Il lavoro della “task force” ha funzionato ma non possiamo limitarci solo a questo!. Riguardo al cosiddetto “Piano Marshall” di cui si è parlato in questi giorni per Kompatscher «è necessaria una maggiore collaborazione con gli stati nordafricani per prevedere di dare asilo a chi ha diritto ma c’è bisogno di un piano complessivo e noi siamo pronti a fare la nostra parte e dare il nostro apporto». «Possiamo dire – ha aggiunto Rossi – che attualmente, al Brennero, la situazione è sotto controllo e non ci sono problematiche particolari. E questo risultato importante è frutto anche del nostro lavoro congiunto sia verso il governo italiano che verso il governo austriaco». Parole riecheggiate dal capitano del Tirolo Platter: «Senza Euregio sicuramente avremmo una situazione differente al Brennero, mentre, grazie alla collaborazione fra le diverse forze di polizia dei due Stati, si è organizzata una task force che lavora in modo congiunto». Il presidente ha ricordato il forte supporto del Tirolo a numerosi progetti in Africa e la necessità di un impegno unitario a livello europeo.
Riguardo al tema del traffico di transito i tre Presidenti hanno annunciato un vertice che si terrà in autunno. «Una questione centrale – l’ha definita Kompatscher – che va affrontata da vari aspetti. Stiamo lavorando sul trasferimento delle merci dalla gomma alla rotaia, sulla questione dei pedaggi autostradali e il vertice in programma permetterà di attuare ulteriori misure con l’obiettivo di sgravare la popolazione che vive lungo quest’asse trafficato».
All’ordine del giorno vi era anche l’approvazione del bilancio 2016, chiuso a 3,7 milioni di euro. Nel corso della seduta sono stati passati in rassegna i principali progetti. Dopo l’avvio del 2015, sono proseguiti nel 2016 i progetti pilota Fondo Euregio per la ricerca scientifica e Fondo Euregio per la mobilità interuniversitaria con lo svolgimento del secondo bando e la selezione dei nuovi progetti finanziati, in collaborazione con il Fondo austriaco FWF, le università di Innsbruck, Bolzano e Trento e le amministrazioni dei membri dell’Euregio. Nell’ambito della collaborazione con il Forum Europeo di Alpbach e con le Università dell’Euregio, è stato rinnovato nel 2016 l’Euregio-Lab, con l’incontro in diversi workshop di esperti del mondo scientifico, economico e sociale.
Sul fronte della cooperazione culturale il calendario telematico delle manifestazioni culturali “Contakt Euregio” è andato online nell’ottobre 2016 ed è stato presentato durante la Cult.urnacht Euregio del novembre 2016. Come previsto dal programma di lavoro, sono state confermate anche nel 2016 le manifestazioni dedicate ai giovani, quali il Festival della gioventù Euregio, l’Euregio Summer Camp, l’Euregio Sport Camp e l’Accademia dell’Euregio. Nel 2016 ha visto la luce la prima edizione dell’Euregio Music Camp, che raccoglie giovani musicisti impegnati in una settimana di prove e convivenza con l’esibizione finale in tre concerti in diverse località dell’Euregio. Il 2016 ha visto inoltre la partecipazione dell’Euregio alla gestione di ben 38 progetti coordinati, che non prevedono un suo diretto impegno finanziario.
La Giunta del Gect Euregio nella seduta di Sanzeno ha passato in rassegna i progetti: dal bollettino valanghe congiunto alla storia regionale. L’agenda 2017 dell’Euregio comprende sia la prosecuzione dei progetti intrapresi negli anni dal 2013 al 2016 che la realizzazione dei progetti programmati per il 2017 nei diversi ambiti. Un ulteriore impegno è costituito dal progetto triennale “Albina” (2017-2019), finanziato nell’ambito del programma Interreg V Italia Austria, che vede la collaborazione tra l’Euregio e l’Università di Vienna, nonché il sostegno delle ripartizioni per la protezione civile delle province di Bolzano e Trento e del Land Tirolo per la realizzazione di un bollettino valanghe congiunto multilingue che informi i cittadini sulla situazione valanghe nell’intero territorio dell’Euregio.
“Historegio” è, invece, un progetto di ricerca sulla storia regionale condotto dalle tre Università di Trento, Bolzano e Innsbruck, con il coordinamento del Centro di competenza Storia regionale dell’Università bolzanina. A fianco degli Atenei vi è l’Euregio, quarto partner di progetto, che avrà il compito di favorire la divulgazione dei risultati delle ricerche condotte, attraverso manifestazioni che coinvolgano gli enti di formazione e culturali, nonché mediante il sito dedicato alla Prima guerra mondiale in ambito euroregionale, www.14-18.europaregion.info. Il finanziamento è di 450.000 euro suddiviso in tre anni.
Si articola tra nove centri di ricerca e tre province, con il coordinamento della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige in collaborazione con l’Euregio, il progetto “Environment, Food & Health” (EFH), che punta a promuovere l’invecchiamento in salute della popolazione dei tre territori, con un approccio multidisciplinare basato su ambiente, cibo e sostenibilità. Il finanziamento è 1,2 milioni in tre anni, tre sono i pilastri: 12 percorsi per giovani ricercatori, seminari e un network di ricerca; l’obiettivo è ideare una “versione alpina” della dieta mediterranea promuovendo gli alimenti locali dell’Euregio, dalle mele ai piccoli frutti, passando per formaggi, trote, asparagi, noci e cereali integrali.
L’Euregio punta anche a un maggior coordinamento tra lo stesso Gect e i progetti Interreg. Da tempo, parallelamente all’Euregio, nell’ambito del programma Interreg V Italia-Austria sono sorte strutture locali transfrontaliere di cooperazione basate sul cosiddetto approccio CLLD (acronimo che sta per community-led local development, ovvero “sviluppo locale di tipo partecipativo”) promosso dall’Unione europea. Il Gect ha deciso di mettere in campo alcune azioni per rafforzare la cooperazione tra il Gect e le regioni dei consigli Interreg “Terra Raetica”, “Wipptal” e “Dolomiti Live”.
Le imprese simulate sono un’esperienza ormai diffusa nelle scuole di tutti e tre i territori dell’Euregio. La giunta oggi ha deciso di sostenere il progetto che prevede di organizzare, a partire dalla primavera 2018, prima in Alto Adige e poi a rotazione in Tirolo e in Trentino, una fiera di due giorni per le esperienze di impresa formativa simulata attivate dalle quarte classi delle scuole superiori dei tre territori. L’impegno di spesa complessivo è di 95.000 euro.
Torna, infine, la Festa dell’Euregio: dopo la prima edizione del 19 settembre 2015 ad Hall in Tirolo sarà Pergine Valsugana il prossimo 17 settembre ad ospitare l’appuntamento che vuole essere, anzitutto, una grande festa popolare.
Successivamente, i tre presidenti dell’Euregio, accompagnati dall’arcivescovo di Trento, mons. Lauro Tisi, hanno visitato il Santuario dedicato a San Romedio e il nuovo percorso espositivo permanente, ultimo tassello della campagna di restauri, riuso e riqualificazione del santuario condotta dalla provincia di Trento tramite la Soprintendenza per i beni culturali, in base al protocollo d’intesa con l’Arcidiocesi di Trento, la Comunità della Val di Non e i comuni di Predaia, di Sanzeno e di Romeno.
“San Romedio. Mille anni di storia, arte e devozione” racconta gli aspetti storici, artistici, iconografici, religiosi e devozionali di uno dei santuari più belli della regione alpina. I tre presidenti hanno colto l’occasione per inaugurare una targa bilingue sul Cammino San Romedio; il santo dell’Orso, infatti, è uno dei tanti esempi dell’unità culturale del Tirolo storico: Romedio era partito da Thaur in Tirolo e aveva stabilito la sua dimora presso il luogo dei martiri anauniesi, in Val di Non, nella rocca che poi prese il suo nome. Dai tre presidenti sono arrivate parole congiunte di apprezzamento a questo cammino transfrontaliero, capace di superare i confini e di mettere in relazione le bellezze dei tre territori. Nell’occasione, anche la deposizione di una corona per commemorare il pellegrinaggio di Andreas Hofer al Santuario, avvenuto il 7 luglio del 1809, in una cerimonia che ha visto la presenza delle Compagnie Schützen Nonsberg, Sulzberg e Proves, allietata dalla Königsberg Musikanten.