Trentino: la Giunta provinciale approva l’assestamento di bilancio 2017

0
571
biglietti euro soldi
Disponibili 233 milioni di euro, di cui 170 da nuove entrate e 63 da minori spese 

biglietti euro soldiAmmontano a 233 milioni di euro le risorse disponibili per la manovra di assestamento di Bilancio nel 2017 della provincia di Trento, derivanti in parte da maggiori entrate, per complessivi 170 milioni, in parte da minori spese. La loro destinazione è indirizzata verso la crescita, in particolare attraverso la leva degli investimenti pubblici, occupazione, coesione sociale e sostegno alla famiglia, tutela dell’ambiente, efficientamento della macchina pubblica.

Al sostegno agli investimenti pubblici, nel 2017 vengono destinati 45 milioni di euro. Fra gli impieghi previsti: l’edilizia scolastica (ad esempio interventi sulle scuole d’infanzia equiparate), il settore sociosanitario (edilizia sanitaria, Rsa, eliminazione delle barriere architettoniche), il finanziamento del Protocollo con il comune di Rovereto, in particolare per quanto riguarda le connessioni fra città e polo produttivo e la mobilità interna, il finanziamento ad Itea per la riqualificazione energetica, alcuni interventi sulla viabilità e sugli edifici degli enti senza scopo di lucro.

L’Assestamento utilizza inoltre le risorse comunitarie Programma Fesr 2014-2020 per realizzare nei tempi previsti dalla Ue (31 dicembre 2018) interventi nei settori dei bacini montani e della viabilità provinciale, per la messa in sicurezza di ponti e viadotti.

Per gli interventi di contesto a sostegno dell’economia sono destinati 5,5 milioni a Trentino Sviluppo e 6,7 per la promozione del turismo di qualità e del Marchio di qualità Trentino. Ciò si somma alle decisioni già assunte dalla Giunta per sostenere attraverso specifici bandi e con risorse comunitarie gli investimenti delle Pmi in innovazione, l’avvio di start up, gli investimenti delle imprese per la riduzione dei consumi energetici, e l’acquisto di servizi innovativi.

Oltre 10 milioni di euro vengono destinati ad iniziative per sostenere l’occupazione, in particolare per l’assunzione di personale sul Progettone e per gli interventi di Agenzia del Lavoro. 16 milioni di euro vengono destinati al settore della sanità, per finanziare l’attivazione di nuovi servizi (fra cui posti letto per cure intermedie presso le Rsa) e per il finanziamento dei nuovi Lea. Altri 2,5 milioni verranno impiegati per interventi in favore della famiglia, assieme agli altri 190 milioni di euro annui circa, in un quadro che sarà profondamente modificato  dall’introduzione, dal 1 gennaio 2018, dell’assegno unico. Previsti infine 2,5 milioni di euro per l’ambiente, in particolare per incentivi all’acquisto di veicoli elettrici/ibridi e per progetti di sviluppo nelle aree montane, in favore dello sport e della cultura, per la ricerca e università. 

Venendo alle novità inerenti la parte normativa, il disegno di legge contiene innanzitutto una serie di decisioni nell’ambito della promozione economica: sono previsti fra le altre cose incentivi per le imprese che valorizzano in chiave economica beni storico-artistici, per consentire ad ogni stazione sciistica di disporre di bacini di innevamento programmato, anche in relazione alle loro diverse valenze infrastrutturali (fruizione turistica, finalità di protezione civile, utilizzo a fini zootecnici), e incentivi a favore  del settore agricolo che riguardano le difficoltà dei lavoratori del settore ortofrutticolo, in seguito alle gelate primaverili che hanno compromesso i raccolti (circa 2000 i lavoratori interessati), la promozione sui mercati nazionali ed internazionali dei prodotti del settore agroalimentare trentino (iniziative dirette e/o progetti di Trentino Sviluppo), l’integrazione con fondi provinciali degli importi delle misure a premio previste dal Piano di sviluppo rurale (sfalcio, indennità compensativa, premio alpeggio).

Per quanto riguarda la qualità ambientale del territorio, con riferimento al campo della mobilità, sono previsti nuovi incentivi per l’acquisto di macchine elettriche e ibride (in combinazione con analoghi incentivi da parte dei concessionari) e per l’acquisto di colonnine per la ricarica elettrica (singole e collettive/condominiali).