«Nei prossimi giorni, Autonomia Responsabile presenterà una sua controproposta. Al centrodestra l’ingrato compito di ricostruire sulle macerie lasciate dalla Serracchiani»
«Una manovra estiva vuota, stanca, incolore. La prospettiva politica è stata sommersa da un esercizio ragionieristico e da calcoli elettorali. Ormai il dibattito interno alla sinistra è monopolizzato dal destino politico della presidente Serracchiani, e il volante della macchina amministrativa è stato consegnato alla burocrazia. Ci avviamo verso una fase finale della legislatura mortificante». Così Renzo Tondo, presidente del gruppo regionale di Autonomia Responsabile, nell’annunciare che «nei prossimi giorni, arriverà la controproposta di Autonomia Responsabile».
«Per ora – aggiunge Tondo – mi sembra doveroso esprimere il mio disappunto per l’ennesima occasione mancata dal Partito Democratico e dall’allegra brigata rossa che lo sostiene. In questa manovra, mi aspettavo concretezza e coraggio: la riforma sanitaria ha generato grossi problemi sia a livello operativo che gestionale, confondendo gli operatori e disorientando i cittadini. Tragici gli effetti della riforma sugli enti locali: serviva un messaggio politico distensivo e lungimirante verso i Comuni, che si trovano con le mani legate. Perché non concedere più libertà finanziaria?»
Tondo allarga il ragionamento sulle società partecipate della Regione: «su Friulia, Mediocredito e Autovie Venete, abbiamo una strategia, o ci muoviamo confidando nella buona sorte? Il patto Padoan – Serracchiani è una versione, decisamente peggiorativa, del Tondo – Tremonti: la giunta lo ha capito, finalmente?»
Secondo Tondo «servono regole stringenti per la gestione dei profughi: basta parlare di accoglienza, iniziamo a mettere i paletti in ordine a doveri, disciplina e punizioni per chi non rispetta le nostre leggi. Su lavoro, welfare e servizi le norme della giunta regionale hanno fallito su tutta la linea. La verità è, che per la sinistra, è partita la fase in cui si distribuiscono mance e mancette ai settori storicamente amici, in vista della campagna elettorale. In sintesi, cinema e cultura portano voti, quindi vanno ripagati. Triste logica di una sinistra nel caos».
«Proporremo ai cittadini il nostro bilancio estivo – conclude Tondo – e spiegheremo priorità e obiettivi. Rassicuro i cittadini del Friuli Venezia Giulia: l’avvilente legislatura Serracchiani sta per finire. La presidente ha già in mano un biglietto di sola andata per Roma, e lascia al centrodestra l’ingrato compito di ricostruire, partendo dalle sue macerie».