80 studenti selezionati studiano il repertorio del compositore
di Giovanni Greto
E’ stata presentata alla Fondazione Cini nell’isola di San Giorgio, l’Accademia Vivaldi, nata dalla collaborazione e dagli sforzi comuni tra l’Istituto Italiano Antonio Vivaldi e l’Akademie fur Alte Musik Bremen.
Al via sotto i migliori auspici, il primo corso di alto perfezionamento sul repertorio vivaldiano. Il Bando di iscrizione ai corsi è stato messo in rete due mesi fa – ha spiegato la soprano Gemma Bertagnolli, ideatrice del progetto – e dopo una settimana è stato chiuso per raggiunto numero di iscritti. Prima di chiarire gli scopi della nuova creatura, Francesco Fanna, direttore dal 1997 dell’Istituto Vivaldi, ha raccontato sinteticamente la storia dell’Istituto, fondato dal padre Antonio assieme all’amico Angelo Ephrikian il 23 gennaio 1947, dopo che i due, nell’autunno del 1946 avevano concepito l’idea di pubblicare l’Opera omnia strumentale del musicista veneziano, creando in breve tempo il nucleo dell’Archivio dell’Istituto.
Dopo anni in cui si parlava per concretizzare tale splendida idea, «abbiamo deciso di farla partire adesso per festeggiare i 70 anni dell’Istituto Vivaldi». L’Accademia, internazionale, è stata pensata per la nuova generazione di interpreti, onde permettere loro di studiare il repertorio vivaldiano nel luogo in cui sono conservate tutte le fonti. Dal 7 al 14 luglio ci sarà un’attività ininterrotta che occuperà ogni locale disponibile della Fondazione. La ricca offerta di corsi – canto, violino barocco, orchestra, tromba barocca, ensemble, fagotto, clavicembalo, liuto, viola da gamba, violoncello barocco, flauto dolce – consentirà di affrontare tutto il repertorio vivaldiano: dalla produzione cameristica e solistica ai concerti con organici diversi, dalla musica vocale sacra e profana alle opere teatrali, in un confronto continuo con musicologi, che, con lezioni e conferenze (alle 12 di ogni giornata), affiancheranno il lavoro dei musicisti. La maggior parte dei docenti, in un totale di 12, insegna all’Akademie di Brema. Sono tutti stimati e affermati, a partire dal direttore dell’Akademie, Thomas Albert (violino barocco), proseguendo con Hille Perl (viola da gamba) e con la stessa Gemma Bertagnolli, la quale insegna canto barocco anche al Conservatorio di Vicenza e, per due settimane all’anno, dal 2013 tiene corsi estivi in Giappone presso l’Accademia Internazionale di Kusatsu (e proprio due sue allieve sono state selezionate tra gli ottanta partecipanti). Tra i docenti che non insegnano a Brema, spicca la figura di Giorgio Fava, primo violino de “I sonatori della gioiosa Marca”, in cartellone nella stagione musicale del nuovo auditorium “Lo Squero” dell’isola. Le lezioni sono “frontali singole” con momenti collettivi. Gli studenti, provenienti da 19 nazioni, si perfezioneranno anche sulle caratteristiche dei manoscritti di Vivaldi.
L’iniziativa, hanno spiegato la Bertagnolli e Fanna, si rivolge anche alla città. Quotidianamente, infatti, ci sarà un concerto pubblico gratuito, che farà un po’ la sintesi della giornata di studio appena conclusa. Dal 7 all’11 luglio alle ore 19.00, si ascolteranno musiche di Vivaldi e dei suoi contemporanei, eseguite all’aperto, all’ingresso della Fondazione. Il 12 a mezzogiorno , trasferimento al di là dell’acqua nella sala Mappamondo della Libreria Sansoviniana (la biblioteca nazionale Marciana) per ascoltare musica da camera di Vivaldi. Il 13 nella chiesa della Pietà, alle ore 20.30, sarà la volta della musica sacra. Infine il 14 alle 20.30 nella sala Capitolare della Scuola grande di San Rocco, una interessante primizia: l’ascolto di una selezione di arie dall’opera “Il Tuezzone”, della quale è in preparazione l’edizione critica a cura dell’Istituto Vivaldi.
Alla presentazione ha parlato anche Thomas Albert, che decise nel 1986 di creare l’Akademie fur alte Musik Bremen, la prima accademia tedesca specializzata in musica antica, sulla scia del successo del Forum Alte Musik Bremen, fondato sempre da Albert nel 1983. Lo scopo era quello di offrire un’istruzione di livello universitario in musica antica, unendo insieme riflessione teorica ed esecuzione musicale. Da sempre amante dell’Italia, Albert si è detto convinto della bontà dell’iniziativa, perché Venezia è un richiamo universale, verso cui si dirigono studenti di lingue diverse, accomunati dalla lingua comune dell’arte.
Gemma Bertagnolli, alla fine, avendo potuto constatare dal di dentro la perfezione organizzativa dell’Akademie, che attira musicisti da tutto il mondo, e la sua abilità nel reperimento di fondi per sostenere le proprie attività, ha avuto l’idea di mettere in contatto Fanna ed Albert per un’edizione numero zero, che non potrà non essere premiata da un sicuro successo. E già si prepara l’edizione 2018!