Galletti: «successo del gioco di squadra italiano. Saremo al centro della sfida climatica europea»
Dal 2019 l’Italia ospiterà a Bologna un nuovo “data center” del Centro Europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF). La decisione definitiva è stata presa al termine della sessione del consiglio del Centro che si è tenuta a Reading in Inghilterra, alla presenza dei rappresentanti di tutti gli Stati membri, che hanno discusso e votato scegliendo la proposta italiana.
Per il ministro dell’Ambiente Gianluca galletti «è un grande orgoglio per il nostro Paese aver ottenuto un risultato tanto prestigioso. Già considerata nel marzo scorso come la migliore sul tavolo dai 22 Paesi, oggi la scelta di Bologna diventa finalmente un dato acquisito e ci pone ancor di più al centro della sfida climatica europea».
Secondo Galletti «nuovi supercomputer di altissima tecnologia saranno collocati a Bologna, nell’area del Tecnopolo, permettendo di incrementare il fondamentale lavoro del Centro meteorologico europeo: ciò grazie anche alla grande vocazione scientifica e nei big data che il capoluogo dell’Emilia Romagna ha saputo costruirsi nel tempo. Oggi Bologna – aggiunge Galletti – diventerà un nuovo fondamentale avamposto nella conoscenza dei fenomeni climatici, una conoscenza che genera sviluppo economico, progresso scientifico, sostenibilità ambientale e sicurezza per i cittadini e le imprese. Ha trionfato Bologna – conclude il ministro – e lo ha fatto con un lavoro di squadra encomiabile: i ministeri dell’Ambiente, dell’Istruzione, della Difesa, degli Esteri, dell’Economia, la Regione con il presidente Bonaccini e l’assessore Bianchi, il sindaco Merola, il rettore dell’Alma Mater Ubertini e tante istituzioni che hanno contribuito ognuno per la propria responsabilità verso questo risultato. Il ringraziamento per la fiducia va ovviamente agli Stati membri, al direttore generale del Centro meteo Rabier e al professor Miranda, presidente del Consiglio: questa vittoria porta con sé una grande responsabilità che Bologna e l’Italia sapranno onorare».