Assemblea Confcommercio FVG: preoccupazioni delle imprese per il turismo e la “sharing economy” in campo turistico

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Marchiori: «turismo settore trainante per l’economia regionale». Bolzonello: «abbiamo recuperato il livello di presenze ante crisi»

DSC 9361Il settore del turismo regionale guarda con preoccupazione al boom della “sharing economy”, vista come una fonte potenziale di concorrenza sleale, e con interesse a un’ipotesi di tassa di soggiorno finalizzata a promozione e investimenti. Sono i punti salienti emersi durante l’assemblea di Confcommercio Friuli Venezia Giulia alla Stazione marittima di Trieste. 

L’assemblea è stata l’occasione per tirare le fila del turismo in regione: attualmente le imprese turistiche sono 6.996, di cui 689 alberghi e 6.307 servizi di ristorazione. Gli occupati sono oltre 25.000 e un “valore” per la regione di 1,2 miliardi di euro. 

«Il turismo è un comparto di grande valenza per il territorio – dichiara il presidente regionale di Confcommercio, Alberto Marchiori -. I dati in crescita su arrivi e presenze sono confortanti, capacità e professionalità degli operatori sono solide garanzie. Ma quella localistica, tanto più se continuerà a emergere una incomprensibile guerra tra campanili, non può essere una visione di prospettiva». 

Secondo uno studio commissionato da Confcommercio il 42% delle imprese del commercio al dettaglio e del turismo in regione considera la “sharing economy” un pericolo in termini di concorrenza sleale. Una quota di strutture ricettive (1 su 4) dichiara tra l’altro di aver ravvisato un decremento dei ricavi nel corso degli ultimi sei mesi, riconducibile proprio all’economia della condivisione, favorita dai portali Web. L’introduzione della tassa di soggiorno divide il consenso, ma diminuisce comunque la quota dei contrari rispetto a quanto rilevato a ottobre scorso (oggi è pari al 52,6%, contro il precedente 61,2%, circa 8 punti in meno). Più nel dettaglio, il 35% delle strutture ricettive della Regione ritiene che l’introduzione della tassa di soggiorno non inciderà sull’andamento dei ricavi. 

«Il turismo ha bisogno di infrastrutture – commenta la presidente della Regione, Debora Serracchiani, a margine dell’assemblea pubblica di Confcommercio -. Abbiamo imparato da poco quanto sia importante fare squadra – dichiara -. Siamo partiti dalle infrastrutture, perché il turismo funziona se ci sono i mezzi per raggiungere i nostri luoghi straordinari». Le imprese Fvg, aggiunge, «hanno bisogno di infrastrutture per affermarsi ancora di più, avere utenze e ascolto anche in un contesto europeo». Tanto più utile, quindi, il lavoro che Confcommercio fa «sui temi dell’Ue e di un turismo che si sviluppi su un raggio più ampio di quello regionale». 

Negli ultimi due anni il settore turistico della Regione ha registrato 690.000 persone in più, raggiungendo le stesse presenze del periodo ante-crisi. Lo ha reso noto il vicepresidente regionale Sergio Bolzonello a margine dell’assemblea di Confcommercio. «Nel 2015 si prevedono presenze sull’ordine di un più 5%» ha aggiunto sottolineando che interventi infrastrutturali come la Terza corsia dell’A4 e il polo intermodale di Ronchi dei Legionari «rientrano in un’ottica di competitività del sistema nel suo insieme».