Vino: in Veneto utilizza il registro digitale una cantina su tre.

0
538
Apt Trento uve passite Nosiola torchio M. Simonini 3529
Previste sanzioni per le aziende che non aderiscono al registro digitale entro il 30 giugno. Nel Collio quasi pronta la nuova Docg

Apt Trento uve passite Nosiola torchio M. Simonini 3529La digitalizzazione arriva anche in agricoltura e una cantina su tre orami utilizza il registro vitivinicolo dematerializzato,  «un passo importante verso la semplificazione e la razionalizzazione» secondo il ministero delle Politiche agricole, ma anche una «grade preoccupazione per i viticoltori in vista della prossima vendemmia» secondo Confagricoltura Veneto.

Il passaggio dai vecchi registri cartacei alle nuove procedure digitali in rete, che coinvolgerà circa 3.100 aziende vitivinicole in Veneto, non è infatti così semplice, come dimostra il fatto che, a due settimane dal termine del 30 giugno che prevede l’attivazione del registro ufficiale, solo il 35% delle aziende lo ha attuato. Per chi non adempirà all’obbligo sono previste sanzioni che vanno dai 500 ai 15.000 euro. Confagricoltura chiede perciò di ampliare il periodo di accompagnamento delle aziende verso il nuovo sistema fino al 10 dicembre, sospendendo l’applicazione delle sanzioni previste. 

«La nostra organizzazione ha accolto con favore la strada intrapresa dal ministero verso la semplificazione degli adempimenti – spiega Christian Marchesini, presidente dei viticoltori di Confagricoltura Veneto -, che ci porterà a ridurre le ore dell’aggravio burocratico che fino ad oggi gravava sulle aziende nel compilare la documentazione. Rileviamo tuttavia alcune difficoltà nel passaggio al nuovo sistema, che non è ancora completamente a regime e presenta software e compilazioni articolate che potrebbero portare a compiere errori. Un timore amplificato dalla concomitanza con la vendemmia, ormai vicina, che comporterà un sovraccarico di lavoro tra la campagna e la cantina, lasciando poco tempo al disbrigo delle pratiche burocratiche. Perciò chiediamo di far arrivare il periodo di accompagnamento al 10 dicembre, termine ultimo della dichiarazione della produzione vitivinicola, in modo da avere più tempo per prendere confidenza con i nuovi software e le procedure». 

Sempre in ambito vitivinicolo, nel Collio friuliano è quasi finito l’iter autorizzativo per l’entrata in vigore della nuova Docg Collio. Per il presidente del Consorzio, Robert Princic, si tratta «una vittoria per tutto il territorio, grazie alla possibilità di legare a doppio filo la terra e i vini a cui dà vita».