Lo sviluppo di innovativi sistemi diagnostici multianalitici è al centro del progetto “Microlab” nato in AREA Science Park di Trieste dalla collaborazione tra Tecna e Diesse
“Microlab” è il nome di un progetto per lo sviluppo di una rivoluzionaria piattaforma analitica nel settore della sicurezza alimentare. La sfida tecnologica cui intende rispondere è riuscire a compattare più analisi in uno stesso sistema diagnostico di screening, consentendo di acquisire contemporaneamente, per uno stesso campione – come cereali, latte o carne – informazioni su differenti potenziali contaminazioni.
L’idea alla base di “Microlab” è sviluppare uno strumento automatico per l’analisi quantitativa dei contaminanti chimici e degli allergeni negli alimenti e nei mangimi. Grazie all’acquisizione di conoscenze nano e biotecnologiche, sarà messo a punto un metodo “microarray” a basso costo, nonché progettati e realizzati i prototipi delle componenti hardware e software necessarie per la strumentazione di lettura dei saggi. Il risultato finale atteso è un metodo innovativo che consenta alle industrie alimentari un effettivo autocontrollo anche per i contaminanti chimici e gli allergeni. Ciò permetterebbe di superare i piani di monitoraggio attuali, basati su analisi teoriche del rischio e rare prove di laboratorio, eseguite generalmente presso strutture esterne.
Il progetto di ricerca, finanziato dal Programma POR FESR 2014-2020 della regione Friuli Venezia Giulia, è stato sviluppato da una collaborazione tra Tecna, azienda nata in AREA Science Park, leader internazionale nei kit di analisi per il controllo delle contaminazioni chimiche degli alimenti, e Diesse – Diagnostica Senese, industria con venticinque anni di esperienza nella diagnostica umana in vitro, con un laboratorio nel parco scientifico triestino.
«Si tratta di un progetto ambizioso che coniuga automazione e analisi multiparametrica in una nuova visione delle analisi dei contaminanti chimici negli alimenti – spiega Maurizio Paleologo, fondatore di Tecna -. Grazie alla collaborazione con un partner di grande spessore scientifico e industriale come Diesse, pensiamo di riuscire a realizzare in tempi brevi uno strumento di screening idoneo all’analisi simultanea di molti contaminanti, automatico ed economico, a beneficio dell’industria alimentare e, di conseguenza, a tutela dei consumatori. La piattaforma multianalitica, infatti, permetterebbe la valorizzazione del campione raccolto, una riduzione del tempo totale dell’analisi e l’accessibilità a maggiori informazioni sulla reale pericolosità di ciò che, alla fine della filiera, arriva sulle nostre tavole».