Regione Veneto, nuovo bando per l’efficientamento energetico delle imprese

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Stanziati 12 milioni di euro a favore delle Pmi per ridurre le emissioni inquinanti in atmosfera

efficientamento energatico ingranaggi FotoliaLa regione del Veneto ha avviato una nuova linea di finanziamento, con fondi POR FESR 2014-2020, per le piccole e medie imprese. Nello specifico, è stato approvato dalla giunta veneta un bando con una dotazione di 12 milioni di euro per l’incentivazione alle imprese affinché possano contenere la spesa energetica, l’inquinamento e le emissioni in atmosfera, utilizzare in maniera efficiente le risorse e valorizzare le fonti rinnovabili.

Ne dà comunicazione l’assessore regionale allo sviluppo economico e all’energia, Roberto Marcato, precisando che il provvedimento fa riferimento all’azione 4.2.1 del POR FESR 2014-2020 che prevede “Incentivi finalizzati alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti delle imprese e delle aree produttive compresa l’installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile per l’autoconsumo, dando priorità alle tecnologie ad alta efficienza”.

«Con questo nuovo bando – commenta Marcato – si conferma l’attenzione della Regione del Veneto per le piccole e medie imprese, stimolando gli investimenti in ricerca e innovazione e ponendo attenzione alla sostenibilità ambientale».

Il bando è rivolto alle Pmi operanti nei settori del commercio, industria, artigianato e turismo e servizi e stabilisce che l’arco temporale per la presentazione delle domande di contributo decorra dal 15 giugno al 31 luglio 2017. I progetti di efficientamento energetico dovranno essere conclusi entro il 16 luglio 2018, mentre la rendicontazione di spesa dovrà essere presentata entro il 31 luglio 2018. Requisito essenziale ai fini della presentazione della domanda è la diagnosi energetica pre intervento.

Il contributo sarà al massimo di 150.000 euro per una spesa rendicontata e ammessa pari o superiore a 500.000 euro; il contributo minimo sarà di 30.000 per una spesa pari a 100.000 euro. Non saranno ammesse domande di partecipazione i cui progetti comportino spese ritenute ammissibili per un importo inferiore a 100.000 euro.