Risorse al Bellunese: solo le briciole del residuo fiscale provinciale di oltre 1 miliardo di euro

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Veneto 2015 nuova giunta regionale assessore Giampaolo Bottacin
Bottacin: «attuato tutto l’attuabile, ma il problema rimane Roma» 

Veneto 2015 nuova giunta regionale assessore Giampaolo BottacinAncora polemiche tra la maggioranza regionale e minoranza della regione Veneto sui fondi destinati alla provincia di Belluno e alla sua richiesta di autonomia.

La nuova bordata vede protagonista l’assessore regionale alla specificità di Belluno, Gianpaolo Bottacin, che replica alle divagazioni sul tema di alcuni esponenti del Pd circa le risorse date al bellunese. «Vorrei innanzitutto ringraziare il consigliere piddino Fracasso, quando ricorda al nostro presidente che Roma avrebbe previsto 170 milioni per le sistemazioni stradali del piano Alemagna, 70 milioni per la galleria del Comelico, 40 milioni per i mondiali a Cortina: con questi dati infatti non fa altro che certificare che il governo nazionale ha lasciato al territorio solo le briciole per qualche intervento spot, di cui peraltro è tutto da verificare se e quando arriveranno davvero tali finanziamenti. Questo – sottolinea Bottacin – ci permette di ricordare che ciò che resta nelle casse romane del residuo fiscale degli abitanti della provincia è invece pari a quasi un miliardo di euro annui. E’ su queste risorse finanziarie che come Bellunesi dobbiamo puntare, non sulle elemosine». 

Bottacin commenta anche le rivendicazioni di maggiore autonomia della Provincia bellunese rispetto alla Regione: «anche relativamente all’attuazione della L.R. 25/2014, che quotidianamente i propagandisti locali del Pd citano come la possibile panacea di tutti i mali del territorio, va opportunamente sottolineato che da parte loro si sta facendo solo demagogia in quanto tale legge è quasi totalmente attuata: già sette delle undici materie delegabili sono state infatti trasferite alla Provincia tant’è che i finanziamenti regionali sono passati da 16 a 39 milioni mentre, per quanto riguarda la difesa del suolo, è la Provincia a non voler prenderla in carico, sebbene già incassi tutti i soldi relativi alla funzione. Non prendiamoci in giro: anche se a qualcuno piace ribaltare la realtà, allo stato attuale siamo noi come Regione che vogliamo l’attuazione della legge 25 mentre la Provincia sta facendo di tutto per non attuarla». Per l’assessore regionale «la confusione dei luogotenenti governativi nel bellunese è tanta e a chi ancora cerca di mischiare le carte mi limito a ricordare quanto ha detto il ministro dei trasporti nei giorni scorsi a Belluno, il quale ha proposto di riportare in capo ad Anas parte delle strade ora in gestione al territorio: è davvero questa l’autonomia che vuole il Pd? In questi giorni, essendo in corso una campagna elettorale amministrativa – conclude l’assessore -, le chiacchiere si sprecano più del solito, ma io comunque da inguaribile ottimista continuo a sperare che prima o poi dal territorio si possa alzare una voce univoca, per il bene del bellunese. Per un’autonomia vera, attuabile solo con un grande segnale politico che coinvolga la popolazione tutta e che faccia sì che i soldi dei bellunesi restino ai bellunesi; tutto il resto non ci interessa».