Emilia Romagna, cresce la presenza delle imprese straniere

0
386
imprese straniere fabbrica abbigliamento cinese
Secondo l’elaborazione Unioncamere regionale sono 46.037, con un aumento del 3,0% in un anno (+1.362 unità), analogo a quello nazionale. La tendenza è più marcata in Lombardia (+3,8%) e più debole in Veneto (+2,3%)  

imprese straniere fabbrica abbigliamento cineseSecondo un’elaborazione di Unioncamere Emilia-Romagna, accelera la crescita della base imprenditoriale estera in Emilia Romagna, con un ritmo analogo a quello nazionale. Al 31 marzo le imprese straniere attive in Regione raggiungono quota 46.037 (l’11,4% del totale) con un aumento in un anno di 1.362 unità, pari a +3,0%. A livello nazionale le imprese straniere registrano un analogo ritmo di crescita (+3,0%), superano quota 516.000 e risultano il 10,1% del totale, a fronte di una diminuzione più contenuta rispetto a quella regionale delle altre imprese (-0,3%).

Le imprese straniere diminuiscono solo in Valle d’Aosta, Sicilia e Umbria. L’incremento è più rapido in Campania (+7,5%). L’Emilia-Romagna è settima per crescita, che, nelle regioni con cui si confronta, risulta più rapida in Lombardia (+3,8%), leggermente più contenuta in Veneto (2,3%) e non va oltre l’1,7% in Piemonte. 

La spinta deriva innanzitutto dalle ditte individuali (+826 unità, +2,2%), che costituiscono l’83,0% delle imprese straniere e comprendono molte aziende marginali. Quindi dall’aumento molto più rapido delle società di capitale (+523 unità, +15,0%), sostenuto dall’attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata. Questa ha contribuito però alla riduzione delle società di persone (-1,1%). In rapido aumento le cooperative e i consorzi (+7,1%). 

La tendenza positiva domina in tutti i macro settori di attività economica. Quella nel settore dei servizi (+1.085 imprese, +4,8%), traina quella complessiva e origina soprattutto dall’aumento delle imprese del commercio (+363 unità, +3,2%), di quelle dei servizi di alloggio e ristorazione (+240 unità, +5,9%) e degli altri servizi (+121 unità, 11,7%), ovvero servizi per la persona e di riparazione. 

L’andamento è ulteriormente migliorato sia nell’industria (+2,7%, +125 unità), che nelle costruzioni (+0,7%, +123 unità) per le imprese straniere che però in agricoltura restano marginali nonostante stiano aumentando.