Con la cerimonia dell’Alzabandiera e l’inaugurazione della “Cittadella degli Alpini” a Treviso, ha preso ufficialmente il via l’Adunata del Piave
Dopo alcuni giorni di progressivo allontanamento dal centro storico di automobili e mezzi privati e la chiusura dei quartieri della città, ha preso ufficialmente il via, questa mattina, con un alzabandiera in una piazza centrale di Treviso, la 90a Adunata nazionale degli Alpini.
Chiamata “Adunata del Piave”, per la concomitanza temporale con il centenario della Grande Guerra e della resistenza delle forze italiane sulla linea del fiume che taglia in due la provincia, per Treviso è il terzo congresso nazionale che viene ospitato, dopo quelli del 1967 e del 1994, ma il primo per l’aggregazione in un unico evento dei gruppi delle quattro sezioni operative nella Marca. In totale, si tratta di poco meno di 160 presidi locali che fanno riferimento a Treviso, Conegliano, Vittorio Veneto e Valdobbiadene per circa 22.000 iscritti.
Contestualmente all’alzabandiera di Treviso, celebrazioni della stessa natura si sono svolte a Cima Grappa, Fagarè della Battaglia, Nervesa della Battaglie e Isola dei morti, località sul greto del Piave, quest’ultima, teatro di uno fra gli scontri più cruenti fra contingenti italiani ed austro-ungarici nel giugno del 1918.
Per quanto riguarda la logistica dell’Adunata, i campi di accoglienza allestiti in città sono 16, per una capacità complessiva di 10.000 persone, ai quali si aggiungono palestre, palazzetti ed altre strutture idonee al pernottamento degli alpini. Fra appartenenti ai corpi e visitatori la città attende, fra venerdì e domenica, almeno mezzo milione di persone e la rassegna di domenica vedrà sfilare circa 80.000 penne nere in 12 ore.
Tantissima gente ha partecipato sia alla cerimonia dell’Alzabandiera in Piazza della Vittoria che all’inaugurazione della “Cittadella degli Alpini” a Treviso. Come ha più volte sottolineato il Comandante delle Truppe Alpine, generale Federico Bonato, «l’Adunata fa parte della vita di ogni Alpino, un momento di grande festa nel segno dell’amicizia più sincera da trascorrere con persone che condividono gli stessi valori e che nutrono lo stesso forte senso di appartenenza al Corpo».
All’inaugurazione ha presenziato anche il governatore del Veneto, Luca Zaia, secondo cui «per quanto hanno dimostrato di poter fare gli Alpini sarebbe opportuno ripristinare una ferma breve, magari di soli sei mesi per coinvolgere i ragazzi nei valori della partecipazione, per strapparli alla cultura dell’“io” e farli entrare, proprio come gli Alpini, nell’etica del “noi”». Zaia ha infine evidenziato il valore della presenza degli Alpini «fra chi soffre, sostituendo spesso uno Stato che non c’è, sempre pronti a mettere a disposizione degli altri la propria vita ed il proprio lavoro».
Parallelamente all’inaugurazione dell’Adunata, è stato presentato anche il logo dell’Adunata 2018 che si svolgerà a Trento in occasione della conclusione delle celebrazioni dei 100 anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale. Un logo grafico che si rifà allo stile futurista dell’artista roveretano Fortunato Depero.