L’imprenditore modenese è tra i soci fondatori della fondazione che governa il più grande Istituto tecnico superiore a livello nazionale, cuore del polo tecnologico di area meccanica e meccatronica della Regione Emilia-Romagna
Cambio ai vertici per l’Its Maker, l’Istituto superiore di Meccanica Meccatronica Motoristica e Pakaging, nato dall’unione delle tre Fondazioni Its di Bologna, Modena e Reggio Emilia nel settembre 2013, diventando il cuore del polo tecnologico di area meccanica e meccatronica della Regione Emilia-Romagna, il più grande Its a livello nazionale.
In qualità di presidente, ad Ampelio Corrado Ventura succede Ormes Corradini, imprenditore modenese. Nel 1978 ha fondato la Sce, azienda leader nel settore delle automazioni industriali. Corradini è tra i soci fondatori dell’Its di Modena fin dai primi passi di quest’esperienza avvenuti nel 2011.
Gli Its sono “scuole di tecnologia” nate per iniziativa del ministero dell’Istruzione nel 2008 con l’obiettivo di realizzare percorsi formativi altamente professionalizzanti per giovani diplomati. I corsi post-diploma sono gratuiti, ad eccezione di un contributo per l’ammissione, e rispondono alle esigenze delle persone e ai fabbisogni formativi e professionali delle imprese del territorio.
Questo progetto ha oltre un lustro di attività alle spalle e tanti progetti per il futuro. Quando partirono le esperienze a livello provinciale in Emilia-Romagna gli obiettivi erano già chiari e ambiziosi: assicurare la formazione di tecnici che rispondano quanto più possibile ai profili richiesti da aziende ed enti pubblici, promuovere l’orientamento dei giovani e delle loro famiglie verso le professioni tecniche, garantire la formazione continua dei lavoratori e rafforzare l’innovazione e il trasferimento tecnologico alle piccole e medie imprese.
Riuscire, in sostanza, a creare un corto circuito virtuoso dove sono protagonisti, da una parte, i giovani usciti dalla scuola superiore e, dall’altra, le imprese del territorio che fanno della competitività, dell’innovazione e dell’attenzione alle risorse umane il loro lavoro quotidiano.
«Dobbiamo essere orgogliosi dei risultati raggiunti, perché sono frutto del lavoro di tanti uomini e donne che hanno unito gli sforzi per un progetto innovativo e ambizioso, portando professionalità e grande passione», ricorda Ormes Corradini, neo presidente di Its Maker. «Assumo con piacere questo incarico perché ritengo assolutamente centrale il nodo della formazione delle nuove generazioni – prosegue Corradini -. E questo è un luogo in cui si può fare la differenza. Siamo la prova che un cambiamento positivo nell’istruzione-formazione si può ottenere. Qui lavorano fianco a fianco pubblico e privato, ci sono progetti che raccolgono le esigenze delle imprese piccole, medie e grandi, senza mai dimenticare l’obiettivo primario: aiutare i nostri ragazzi a crescere con le competenze che servono ad avere un lavoro qualificante, a diventare parte attiva della società».
Per Corradini «troppi ragazzi lasciano il nostro Paese cercandone un altro dove realizzare i propri sogni. Noi vogliamo creare le condizioni perché quei sogni si possano realizzare qui. In questi anni abbiamo contribuito a migliorare i rapporti all’interno del mondo della scuola, a creare figure nuove, a produrre partecipazione tra i docenti delle scuole e i tecnici delle nostre aziende. Il nostro più importante risultato è il fatto che questo lavoro è stato compreso dai ragazzi, che lo hanno fatto proprio».
Con 13 classi diplomate tra il 2013 e il 2016, quattro sedi (Modena, Bologna, Reggio Emilia e Fornovo Taro, in provincia di Parma) e sei percorsi formativi l’Its Maker, l’Istituto superiore di meccanica, meccatronica, motoristica e packaging dell’Emilia-Romagna è in vetta alla classifica di merito non solo in regione, ma anche a livello nazionale, come evidenzia il premio di 357.000 euro ricevuto dal ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca a fronte del monitoraggio 2017.
«Mediamente il 95% di chi si è diplomato all’Its Maker ha trovato un’occupazione legata al suo corso di studi. È la prova che siamo riusciti a colmare un vuoto: mancava un tecnico “superiore”, una figura specializzata capace di rispondere in modo più concreto alle esigenze delle imprese del territorio», spiega Maddalena Suriani, direttore dell’Its Maker.
Determinante è il ruolo giocato dalle imprese e dai centri di formazione in seno alle fondazioni. «Il feedback positivo ottenuto in questi anni da numerose realtà industriali conferma che una volta concluso il biennio i ragazzi riescono a integrarsi nel contesto lavorativo senza difficoltà e con ottime prospettive di carriera. Di fatto la nostra forza è proprio la presenza di 46 aziende socie, emblema di eccellenza in ognuno dei settori di riferimento – prosegue Suriani -. Grazie a una didattica basata sull’esperienza che allo studio unisce un’intensa attività di laboratorio e prolungati stage aziendali, i ragazzi ammessi ai nostri corsi imparano a lavorare in team con un approccio proattivo. E, una volta terminato il percorso biennale, sono subito in grado di inserirsi nei settori strategici del sistema economico e produttivo».