Confine Marmolada, Zaia a Rossi: «rasentiamo il ridicolo»

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Il ghiacciaio della Marmolada a rischio scompare nei prossimi vent'anni.
Oggetto del contendere il confine fissato nel 2002 dall’accordo tra Veneto e Trentino, ora denunciato dal comune trentino di Canazei. No allo spostamento e nuovo ricorso al Tar

ghiacciaio marmolada impianto risalita funivia a monteLa decisione del comune trentino di Canazei di denunciare l’accordo faticosamente raggiunto dopo anni di disputa del confine tra la provincia di Trento e la regione del Veneto attraverso il ghiacciaio della Marmolada riapre un conflitto politico istituzionale mai del tutto sopito.

Il sindaco di Canazei Silvano Parmesani ha chiesto all’Agenzia del Territorio di riportare il confine tra le due regioni sul crinale del ghiacciaio, facendo carta straccia dell’accordo firmato da Lorenzo Dellai e Giancarlo Galan nel 2002 che prevedeva invece l’arretramento del confine sul versante trentino di circa una settantina di metri, avvantaggiando così il comune di Rocca Pietore, comune bellunese di confine dove sorgono gli impianti di risalita sul ghiacciaio, società che ha fretta di completare il collegamento tra Serauta e Sas del Mul, per il quale la Regione Veneto ha stanziato 3 milioni. La richiesta di ripristinare il confine sul crinale è dovuta dalla volontà del comune trentino di sviluppare un nuovo collegamento funiviario sul ghiacciaio per valorizzare il turismo dell’alta val di Fassa.

La richiesta trentina è stata rispedita al mittente dall’assessore al turismo del Veneto, Federico Caner, «il Veneto non è disponibile a trattare sul confine della Marmolada, è invece pronto a mettersi attorno ad un tavolo con Trento e Canazei, oltre che con Rocca Pietore, per trovare una soluzione ai tanti problemi aperti, cominciando dalla sicurezza di Passo Fedaia. In ogni caso è irrinunciabile, per noi, come crediamo lo sia per la Provincia di Trento, il patto di valorizzazione della Marmolada».

Anche l’Agenzia del Territorio a Roma ha le mani legate e tocca alla politica risolvere la questione, cosa appena rilanciata dal governatore veneto Luca Zaia che ha rivolto un appello al suo collega trentino Ugo Rossi: «questa partita si chiuda qui, si sta rasentando il ridicolo. Stare qui a raccontare al mondo intero che litighiamo sui confini è un puntiglio che non fa bene né al Veneto né al Trentino. Il mio invito – conclude Zaia – è di trovare un accordo, anche se sanno tutti che la Marmolada è in Veneto». 

Intanto, nelle more di raggiungimento dell’accordo, la Giunta regionale veneta ha dato incarico all’avvocatura di impugnare la delibera trentina davanti al Tar del Lazio.