Migliorare il trasporto combinato per salvaguardare l’ecosistema alpino nell’ambito del partenariato transnazionale con Italia, Austria, Germania, Slovenia e Svizzera
Aumentare l’efficienza e la produttività del trasporto combinato per proteggere il delicato ecosistema alpino da emissioni inquinanti e dal cambiamento climatico. Trasporto combinato (trasporto merci che prevede l’impiego di unità di carico di almeno due differenti mezzi) e salvaguardia ambientale sono i cardini di “AlpInnoCT” (Alpine Innovation for Combined Transport www.alpine- space.eu/projects/alpinnoct/en/home), progetto europeo del programma Alpine Space partito a novembre 2016 con un budget di 3 milioni di euro, 2,5 co-finanziati dal Fondo Europeo Sviluppo Regionale (FESR).
La continua crescita dei volumi di traffico merci causa problemi ambientali ed “AlpInnoCT” si propone di rivedere i sistemi di trasporto attuale sviluppando modelli innovativi per proteggere lo Spazio Alpino (AS) come fissato, ad esempio, nel Libro Bianco UE del 2011. EUSALP (EU Strategy for the Alpine Region) ha stabilito di rafforzare il trasporto ecologico e individuare corridoi più efficienti per il trasporto merci ma spesso l’efficienza del trasporto combinato (Combined Tranport-CT) è bassa. “AlpInnoCT”, che coinvolge partner da Italia, Austria, Germania, Slovenia e Svizzera, vuole aumentare tale efficienza e produttività a basse emissioni di carbonio.
«Il partenariato transnazionale auspica che il progetto “AlpInnoCT” possa contribuire all’attuazione della macrostrategia EUSALP – sottolinea Giuseppe Fedalto, presidente Unioncamere del Veneto –. In particolare a favore dell’azione “Promozione della intermodalità ed interoperabilità del traffico passeggeri e merci nell’arco Alpino” attraverso l’attuazione di specifiche misure per conciliare il trasporto merci con la protezione del patrimonio naturale e della popolazione, garantendo allo stesso tempo due importanti fattori di crescita economica: competitività e produttività dell’area alpina».
Il primo intervento del progetto, che si concluderà nell’ottobre 2019, consiste in una ricognizione nei Paesi partner dello stato dell’arte del trasporto combinato a livello di strategie, finanziamenti, processi, tecnologie e trend produttivi. I passaggi successivi riguarderanno il trasferimento di conoscenze dell’industria di produzione; la creazione di linee guida per l’integrazione di approcci intermodali innovativi nella gestione quotidiana; una piattaforma di dialogo che interessi tutta la regione alpina per lo scambio di informazioni tra autorità politiche, economiche e la società civile.
A conclusione del progetto, i fornitori di servizi logistici beneficeranno di processi migliori e di un trasporto combinato di più facile accesso; i produttori di camion e rimorchi avranno una panoramica delle innovazioni nel CT; le Ong e le istituzioni avranno a disposizione una piattaforma per esprimere i loro interessi e restare aggiornati sulle innovazioni; politici e “decision makers” saranno meglio equipaggiati nella definizione degli aspetti ambientali del futuro contesto del trasporto combinato.
Il partenariato transnazionale, oltre a Unioncamere del Veneto–Eurosportello, coinvolge ministero di Stato bavarese degli Interni per la costruzione e dei trasporti (Lead); Bayernhafen GmbH & Co. KG; Eberl International Forwarding Agency GmbH & Co. KG; TX Logistik AG; Governo regionale della Carinzia; ministero austriaco per i Trasporti, innovazione e tecnologia; CIPRA International Lab GmbH; Autorità portuale di Trieste; Regione Friuli Venezia Giulia; Consorzio ZAI Interporto Quadrante Europa; Accademia Europea Bolzano; Università di Maribor; Istituto per il traffico e i trasporti di Lubiana; Alpine Initiative.