Nel 2016 fatturato del gruppo di costruzioni generali a 900 milioni di euro, 80% da estero
Oltre novecento milioni fatturati nel 2016, con un volume d’affari realizzato all’estero pari all’80% circa, equivalenti a più d 700 milioni. «In Italia c’è molto poco da fare nel settore del general contracting», commenta Claudio de Eccher, chief srategist dell’impresa di costruzioni Rizzani de Eccher, fondata a Udine nel 1831, quasi due secoli di storia, l’ultima parte dei quali passata all’estero per realizzare grandi opere di ingegneria civile.
Dal 2005 in poi, la parte di fatturato realizzato all’estero è rimasta sempre al di sopra del 70% e il gruppo ha ampliato la sua presenza in mercati in rapida crescita come la Russia e alcuni stati ex sovietici, il Medio Oriente, il Mediterraneo e le Americhe. Nel 2010, la de Eccher ha esteso la sua portata entrando nell’area Asia-Pacifico e in Oceania. La sua attività va dalla realizzazione di strutture sportive, ospedali, alberghi, centri commerciali al restauro di edifici monumentali, fino alla realizzazione di opere autostradali e ferroviarie.
Secondo de Eccher, «la crisi della vecchia Europa, la concorrenza cinese, il crollo delle materie prime e le sanzioni contro la Russia e il collasso del rublo hanno un impatto pesante sull’economia globale. Per avere successo bisogna cercare mercati promettenti e collocarsi in nicchie ben precise». L’imprenditore ritiene che «il sistema italiano di supporto all’internazionalizzazione funziona al meglio. Oggi le ambasciate non parlano soltanto di politica e l’Ice svolge bene il suo compito. Fondamentale è poi il supporto di Sace e Simest, la cui efficacia non ha pari a livello europeo, grazie alla possibilità di garanzie finanziarie e a un ottimo centro studi che analizza il rischio d’impresa nei vari paesi».
Il riferimento è alle due finanziarie del Gruppo Cassa depositi e prestiti: «grazie al supporto di Sace e Simest – continua de Eccher – ci siamo aggiudicati un contratto per la realizzazione a Mosca dello stadio Dynamo e del suo complesso residenziale e commerciale per conto di Vtb bank. L’intervento di Sace ha consentito a Vtb di ottenere un “buyer’s credit” di 400 milioni di euro a condizioni vantaggiose, grazie al contributo in conto interessi erogato da Simest. Ciò ha consentito al Gruppo de Eccher di essere più competitivo rispetto ad altre grosse imprese estere».