I commercialisti certificatori dei rendiconti delle amministrazioni di sostegno

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Udine. Venerdì presso il Tribunale il presidente dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili Alberto Maria Camilotti ha siglato la convenzione con il presidente del Tribunale Paolo Corder: i commercialisti, ausiliari del giudice, certificheranno i rendiconti nelle amministrazioni di sostegno. Giovedì 300 commercialisti riuniti in Fiera per la prima assemblea del nuovo consiglio che ha fatto il punto sulla professione. Iscritti a quota 773. Tirocinanti 37.

Siglata oggi da Alberto Maria Camilotti presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Udine e Paolo Corder presidente del Tribunale, la convenzione per la certificazione dei rendiconti della amministrazioni di sostegno. Un documento predisposto a quattro mani dal giudice Raffaella Gigantesco e dal consigliere dell’Ordine dei Commercialisti Stefano Lodolo che disciplina le fattispecie e le modalità attraverso cui i commercialisti diventano ausiliari del giudice nelle procedure di amministrazione di sostegno.
“Nella stragrande maggioranza dei casi l’attività di amministratore di sostegno è svolta da privati cittadini – osserva Alberto Maria Camilotti presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Udine – che non sempre possiedono le competenze per presentare al giudice una corretta e completa rendicontazione economica della gestione delle finanze e del patrimonio dei soggetti deboli, che non sono in grado di provvedere ai propri interessi. In questo senso i commercialisti rappresentano una garanzia, per gli amministrati che la rendicontazione sia effettuata con correttezza e trasparenza secondo i buoni principi contabili”.

L’amministrazione di sostegno solitamente riguarda quelle persone che, per effetto di un’infermità o di una menomazione fisica o psichica, si trovano nell’impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi. Si può trattare di anziani e i disabili, ma anche alcolisti, tossicodipendenti, detenuti, malati terminali, per cui il giudice nomina una persona che abbia cura della loro persona e del loro patrimonio, che deve presentare una rendicontazione delle entrate e delle uscite.

Come funziona

Dal punto di vista operativo ci sarà un elenco dei commercialisti che manifestano all’Ordine la propria disponibilità a svolgere l’attività di rendicontazione come ausiliari del giudice nell’ambito dell’amministrazione di sostegno. L’attività di vaglio e controllo dei rendiconti sarà effettuata settimanalmente presso i locali del tribunale e non preclude ai professionisti la possibilità di essere nominati anche amministratori di sostegno.

La delega alle vendite giudiziarie

Un’altra area di collaborazione con il Tribunale riguarda la delega alle vendite giudiziarie ed un nuovo sistema di delega “misto” tra più professionisti coinvolti commercialisti, avvocati e notai, che sarà disciplinato da un protocollo d’intesa in fase di elaborazione fra gli Ordini e Tribunale, di cui ieri il presidente dei commercialisti Alberto Maria Camilotti ha fatto cenno spiegando i capisaldi dell’ipotesi di intesa ai 300 commercialisti presenti al Centro Congressi Fiere di Udine per la prima assemblea del nuovo Consiglio dell’Ordine alla presenza del vice presidente Ruggero Baggio, del consigliere segretario Chiara Repetti, del consigliere tesoriere Chiara Cosatti; dei consiglieri Nicola Agnoli, Massimo Barbarino, Luca Bovio, Stefania Ciutto, Marco Kran, Stefano Lodolo, Silvia Pizzolato ; e del revisore Daniela Lucca.

Molti i temi affrontati che riguardano soprattutto il futuro della professione, tra l’avvio di un percorso di riforma a livello nazionale e la necessità quotidiana della difesa dei confini dell’attività, la formazione professionale continua, i rapporti con le istituzioni locali ed il Tribunale di Udine e la revisione degli enti locali.

La revisione degli enti locali

Il 18 aprile, presso la sede di Udine della Regione Friuli Venezia Giulia, si è tenuta la firma dell’accordo per le modalità di attribuzione dei crediti formativi per gli iscritti negli albi tenuti dagli Ordini dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ai fini dell’iscrizione nell’elenco regionale dei Revisori dei Conti degli enti locali. Erano presenti i presidenti degli Ordini dei Commercialisti Alberto Maria Camilotti (Udine), Michela Colin (Pordenone), Mario Giamporcaro (Trieste) e Alfredo Pascolin (Gorizia) e la dirigente della Regione Friuli Venezia Giulia Antonella Manca. La nuova normativa della Regione Friuli Venezia Giulia sulla revisione degli Enti Locali prevede queste novità: i comuni con almeno 10 mila abitanti avranno 3 revisori, prima la soglia era di 15 mila abitanti. Per il mantenimento dell’iscrizione nel registro dei revisori degli enti locali sono previsti 30 crediti formativi annuali, infine sono stati introdotti dei compensi minimi soprattutto per agevolare l’inserimento dei giovani professionisti nell’accettare gli incarichi.

«Per esercitare al meglio questa funzione in Friuli Venezia Giulia – dichiara Alberto Maria Camilotti presidente dei commercialisti udinesi – i 4 Ordini dei Commercialisti, operando in modo coordinato, e l’ANCREL si sono impegnati per dare corso ad una disciplina normativa regionale che garantisca un elevato livello di preparazione dei revisori degli enti locali. Infatti in Friuli Venezia Giulia sono previsti 30 crediti di formazione obbligatoria annuale per i professionisti iscritti al registro dei revisori degli enti locali, mentre la normativa nazionale che ne prevede solamente 10 nell’applicazione pratica non ha dato risultati soddisfacenti. In questo senso l’obiettivo è quello di fornire a supporto delle amministrazioni locali professionisti non solo preparati ma anche specializzati e costantemente aggiornati. »

La formazione, area centrale di intervento

La formazione rappresenta un mondo in grande evoluzione ed espansione, che coinvolge tutti gli iscritti all’Ordine sia sul versante della formazione professionale continua che su quello dell’alta formazione collegata alla Scuola Alta Formazione SAF Triveneta. A livello nazionale vi sono circa 40 enti formatori accreditati, che possono esercitare l’attività di formazione sul territorio dei singoli ordini dei commercialisti.

“Come ODCEC di Udine – dichiara il presidente Alberto-Maria Camilotti – nel corso del 2017 dedicheremo ancora più attenzione alla progettazione di eventi formativi sulla base delle specifiche esigenze dei colleghi. Nel 2016 abbiamo accreditato oltre 100 eventi formativi, di cui 75 proposti da enti formatori privati e 25 organizzati direttamente dall’Ordine soprattutto per mezzo della Commissioni di Studio che hanno svolto un grande lavoro sia in termini di eventi formativi che di qualità delle riunioni di studio.”

Una professione in evoluzione: la sfida della specializzazione

“La sfida principale dei commercialisti – continua Camilotti – è quella della specializzazione professionale e dell’integrazione tra professionisti. Una sfida che partirà dall’organizzazione di adeguati percorsi formativi specialistici utili a rafforzare le competenze dei professionisti e renderle immediatamente spendibili sul mercato. Inoltre la specializzazione produrrà i suoi risultati concreti solo se accompagnata da una maggiore integrazione tra professionisti: solamente adeguate strutture professionali, dotate di organizzazione, potranno consentire che la specializzazione si traduca in un fattore di crescita.”

I pilastri della professione

Nella sua relazione il presidente Camilotti ha richiamato i pilastri fondamentali della professione che si basa qualità della prestazione professionale, la serietà professionale tra deontologia ed etica, l’organizzazione degli studi professionali e lo spirito di appartenenza alla categoria.

Gli iscritti all’ODCEC udinese sono 773

Gli iscritti all’albo dei Dottori commercialisti ed Esperti Contabili di Udine al 31 dicembre 2016 erano 773. Nel 2016 le nuove iscrizioni sono state 14, le cancellazioni 10. Il 9% è iscritto da meno di 5 anni, il 12% tra i 6 e i 10 anni e il 79% oltre i 10 anni.