Autogamma ottiene dal Tar Veneto la sospensiva per la bonifica del sito e capannone di Malcontenta

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Malcontenta (Venezia). È stato il Tar Veneto, presieduto dal giudice Alberto Pasi, a sospendere lo scorso marzo l’ordinanza del Comune di Mira che prevede la rimozione, l’avvio a recupero, lo smaltimento dei rifiuti abbandonati e la bonifica dei luoghi di un capannone di proprietà di Autogamma in località Malcontenta.

Autogamma è assistita dagli avvocati Gaetano Guzzardi, Luigino Maria Martellato e Giorgio Favero.

Il Comune di Mira è difeso dall’avvocato Gianfranco Perulli dell’omonimo studio legale in Venezia Mestre.

Nei primi anni 2000 Autogamma aveva dato in affitto un’area con due capannoni industriali in località Malcontenta all’impresa C&C srl, autorizzata al trattamento di rifiuti non pericolosi in regime semplificato e al loro recupero. Nel 2005 l’area ed i capannoni erano stati sottoposti a sequestro nell’ambito di un’indagine a carico della ditta C&C “per traffico e riutilizzo di rifiuti pericolosi nell’attività edilizia e realizzazione di sottofondi stradali”. Il processo penale di primo grado si era concluso con il patteggiamento di tre anni di reclusione del titolare della C&C e la condanna al “ripristino dello stato dell’ambiente per quei siti che sono risultati inquinati per l’effetto del materiale-rifiuto proveniente dagli stabilimenti della C&C e con riferimento all’attività svolta da tale società nei due stabilimenti di Mira e Pernumia”.

Nel 2012 la Corte d’Appello di Venezia, dichiarati estinti per prescrizione i reati degli altri imputati, aveva confermato le prescrizioni relative al ripristino dello stato dell’ambiente.

Nel frattempo, nel 2009, il Comune di Mira e la provincia di Venezia avevano concluso un protocollo “al fine di mettere in atto adeguate misure di tutela ambientale”, per affidare mediante gara la rimozione asporto e smaltimento dei rifiuti dal sito C&C. La Giunta Comunale di Mira – si legge nel ricorso – “aveva deliberato la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti abbandonati, ma solo relativamente a quelli esterni e contenuti nel capannone numero 2, mentre il capannone 1 restava colmo degli altri rifiuti già ivi presenti e già accertati come pericolosi” che ammonterebbero tra le 3000 e le 5000 tonnellate.

Con il dissequestro dell’area e la riconsegna dei luoghi ad Autogamma, è arrivata anche un’ordinanza da parte del Comune di Mira di rimozione e smaltimento dei rifiuti pericolosi ancora contenuti nell’altro capannone, il numero 1. Il Tar Veneto, adito da Autogamma, ne ha dichiarato la sospensione dell’efficacia in attesa dell’udienza di merito fissata per il 6 dicembre 2017.

 

Scopri tutti gli incarichi: Gaetano Guzzardi – Guzzardi; Luigino Maria Martellato – Antonucci Martellato; Giorgio Favero – Favero Giorgio; Gianfranco Perulli – Perulli Gianfranco;