Il 32% dei giovani intervistati non si fida per niente dei social e il 49% poco. Cresce il rigetto verso facebook e simili
Internet rappresenta la prima fonte di informazione per l’80,6% per cento della popolazione del Friuli Venezia Giulia. Il dato emerge da un sondaggio del progetto “Fiducia” presentato all’Università di Udine nell’ambito dell’edizione 2017 del festival “vicino/lontano”.
Il campione – 300 donne e 107 uomini – è molto variegato dal punto di vista anagrafico: 297 al di sotto dei 30 anni; uno di 36, 31 fra 46 e 65, 77 over 65 anni. Il 32% non si fida “per niente” dei social e il 49% “poco”, mentre la fiducia massima è ancorata alla carta stampata, fra i quotidiani nazionali e quelli locali (dal 71% al 66% fra molto e abbastanza).
In media gli under 50 sono al di sopra dell’area del “poco” mentre gli over 50 si collocano nel mezzo tra il “per niente” e “poco”. L’iniziativa dell’Ateneo friulano, coordinata dal docente Nicola Strizzolo, è stata promossa dal Corso di Laurea in relazioni pubbliche di Gorizia e dal Corso di laurea in scienze della formazione primaria, e ha impegnato un pool di studenti e ricercatori.
L’approvvigionamento delle notizie tramite il web batte persino la tv e precede i canali social, che si piazzano al terzo posto, prima di stampa e tv: i canali preferiti per le informazioni sono Internet e social da computer (80,6%), seguiti da tv locali, tablet e smartphone. Interessanti i cluster per genere e per età: se il monitoraggio social appare prevalentemente legato al target femminile (82,7% contro il 74,8% dei maschi), Tv locali, stampa e radio restano media utilizzati soprattutto dagli over 50 (tv locali 77,8%, quotidiani locali 55,6% e radio nazionali 47,22%). Si cercano notizie soprattutto su musica e film (molto e abbastanza per il 70%) e la cronaca nazionale (70%). Fanalino di coda i temi dell’economia/lavoro (38%), dello sport (29%).
