Fondazione Cariverona, approvato bilancio 2016 con avanzo gestione a 9 milioni di euro

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Mazzucco: «nonostante lo sconvolgimento post crisi bancaria, riusciamo a confermare anche per il 2017 erogazioni per oltre 43 milioni di euro»

Fondazione Cariverona logoIl consiglio generale della Fondazione Cariverona, sotto la presidenza di Alessandro Mazzucco, ha approvato il bilancio d’esercizio e di missione 2016. La prolungata instabilità dei mercati finanziari pesa sui proventi e dell’avanzo dell’esercizio.

L’avanzo dell’esercizio è stato pari a 9 milioni di euro, determinato da alcune poste straordinarie quali svalutazioni relative ad alcune immobilizzazione ed al portafoglio azionario. Il patrimonio netto contabile è pari a due miliardi di euro, in diminuzione del 9% rispetto all’anno precedente; il 39% del patrimonio è in investimenti azionari quotati (UniCredit, Banco-Bpm, Cattolica, Enav e altri). Le erogazioni effettive per cassa ammontano a 64,8 milioni e la Fondazione ha confermato gli impegni per le erogazioni nel 2017 pari a 43,3 milioni grazie ad un’attenta gestione dei fondi istituzionali e ad alcune revisioni progettuali, senza ricorrere all’utilizzo del Fondo di stabilizzazione. 

Mazzucco Alessandro presidente fondazione cariverona«Lo sconvolgimento dei sistemi bancari conseguente alla crisi del 2008 – ha detto il presidente Alessandro Mazzucco – non ha mancato di colpire seriamente anche le Fondazioni e ciò, naturalmente, è avvenuto in forma particolarmente trave per quelle che maggiormente hanno legato il mantenimento del proprio patrimonio agli utili della banca conferitaria. Un bilancio – ha sottolineato Mazzucco – che è premessa sicura di un flusso di erogazione individuata in 120 milioni nei prossimi tre anni». 

Allargando il discorso verso il mondo bancario , Mazzucco ha ribadito che «Cariverona è una Fondazione, non è una banca. Quindi non abbiamo nessun interesse e nessuna ragione per fare partecipazioni strutturali di banche. La collaborazione con le banche è esclusivamente di ordine finanziario, recentemente abbiamo operato un acquisto in Cattolica Assicurazioni. Non significa – ha aggiunto – un investimento di tipo strategico, lo facciamo perché, ad esempio, in questo momento Cattolica ci dà dei dividendi che quest’anno UniCredit non può assicurarci. Ci dà degli utili e questo ha un significato molto importante per noi e poi questi utili li abbiamo investiti sul territorio». 

Parlando di «declino rapito e incontrollato di UniCredit», Mazzucco ha sottolineato che «la prima occasione di reazione è stata offerta dal piano industriale elaborato dal nuovo amministratore delegato Jean Pierre Mustier». La Fondazione Cariverona, titolare del 2,73% di UniCredit, ha ceduto sul mercato lo 0,50% dopo l’annuncio dell’aumento di capitale e ha poi aderito all’offerta per il 73% della sua quota di competenza; la partecipazione corrente in UniCredit è dell’1,8%. «Il piano Mustier offre, a determinate condizioni e con tempi non ristrettissimi, la possibilità di esprimere un nuovo potenziale e realizzare in futuro valori allineati con quelli dei concorrenti di livello analogo» ha concluso Mazzucco.