Trento. Prima assemblea da presidente per Pasquale Mazza, che ha fatto il punto sulla professione. Ospiti anche il past president Maurizio Postal – ora membro del consiglio nazionale – e il rettore Paolo Collini. Iscritti a quota 663.
Prima assemblea da presidente per Pasquale Mazza venerdì sera presso la Sala Conferenze della Facoltà di Economia e Management dell’Università di Trento, ove si sono riuniti gli iscritti all’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Trento e Rovereto, accompagnato al tavolo dal rettore dell’Università di Trento Paolo Collini e da Maurizio Postal, membro del Consiglio nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, già presidente dell’Ordine di Trento. Molti i punti affrontati che riguardano il futuro della professione, tra l’avvio di un percorso di riforma a livello nazionale e la necessità quotidiana della difesa dei confini dell’attività.
Albo dei revisori cooperativi, “così non va”
Una sottolineatura particolare, nel corso dell’assemblea, è stata data alle modalità di ammissione all’Albo nazionale dei revisori cooperativi del Ministero dello Sviluppo Economico. Grazie alla collaborazione tra le Province di Trento e Bolzano, partirà a giugno un impegnativo corso regionale (90 ore), evitando agli iscritti disagevoli trasferte a Roma.
Ma se questa è una buona notizia, rimane la sostanza del problema, come sottolinea il presidente Mazza: “E’ irragionevole che i commercialisti debbano sottoporsi a questo percorso per poter diventare revisori delle cooperative. Lo abbiamo stigmatizzato insieme al presidente Zago dell’Ordine di Bolzano. L’esame per poter accedere all’albo dei commercialisti dovrebbe essere più che sufficiente”.
La formazione, area centrale di intervento
E’ un mondo in grande evoluzione ed espansione quello della formazione, che coinvolge gli iscritti all’Ordine nell’ambito della formazione professionale continua e in quello dell’alta formazione. A livello nazionale vi sono circa 40 enti formatori accreditati, che possono esercitare l’attività di formazione sul territorio dei singoli ordini.
“Come Ordine di Trento e Rovereto – dichiara Mazza – con il supporto della Cooperativa Servizi D.C., dedicheremo grande attenzione alla progettazione di eventi formativi ad hoc, sulla base delle specifiche esigenze dei colleghi. E questi soltanto circolarizzeremo agli iscritti, che potranno invece reperire informazioni sugli eventi proposti dagli enti formatori accreditati a livello nazionale attraverso l’accesso al portale FPC”.
Di formazione ha parlato anche Silvia Decarli, membro del comitato scientifico della Scuola di Alta Formazione triveneta, che ha ricordato i corsi attivati nel corso dell’ultimo anno, rimarcando peraltro la poca partecipazione dei colleghi trentini: processo tributario, valutazione d’azienda, finanza aziendale, controllo di gestione.
Nell’ambito formativo entrano anche le iniziative di promozione dell’immagine del commercialista: “Prendendo spunto da quanto già fatto a Milano – prosegue Mazza – attiveremo il progetto “Il dottore commercialista nelle scuole”, dedicato alle scuole superiori”. Un modo per chiarire bene il ruolo del commercialista, sia in ambito professionale che sociale, stressando particolarmente i rischi dell’abusivismo della professione.
Organismi di composizione della crisi
“E’ un argomento delicatissimo e complicato”: queste le parole di Mazza rispetto ad un tema che è di grande attualità e vede aperti più ragionamenti. “Stiamo facendo delle valutazioni con l’Ordine degli Avvocati in merito alla possibilità di attivare un Organismo di Composizione della Crisi, o comunque uno sportello rivolto a coloro che si trovano in difficoltà, vittime di situazioni drammatiche e che chiedono aiuto e sostegno nel tentativo di trovare delle soluzioni”.
Un tema che è anche sul tavolo nazionale, come ha confermato Maurizio Postal, membro del Consiglio Nazionale dei commercialisti: “Gli organismi di composizione della crisi dovranno assumersi praticamente una funzione sociale a avrà un impatto non trascurabile. Ci vorrebbe forse un aiuto economico da parte pubblica”.
Una professione in evoluzione
Uno approfondimento del quadro nazionale è arrivato da Maurizio Postal. Sul tavolo nazionale vi sono tanti temi caldi, che riguardano soprattutto la riforma dell’ordine, presentata dal presidente Massimo Miani. L’obiettivo è quello di difendere il perimetro della professione, valorizzando le competenze dei commercialisti. “La nostra diventerà una professione sempre più specialistica”, commenta Postal. “Non possiamo pensare di fare tutto, ma dovremo diventare sempre più specializzati in alcuni settori”.
L’ODCEC di Trento a fianco dell’Università
All’assemblea dei commercialisti ha partecipato anche Paolo Collini, rettore dell’Università degli studi di Trento, partner storico dell’Ordine. Lo scopo era promuovere @vediamociancora, la nuovacampagna di sensibilizzazione per la raccolta del 5×1000 che l’Università destinerà a sostenere laricerca scientifica e nello specifico le attività del Laboratorio di Rigenerazione eSviluppo Neurale del CIBIO (Centro di Biologia Integrata) che da anni studia lepatologie retiniche. “Sensibilizzazione rivolta non solo personalmente ai tutti voi – ha detto Collini ai commercialisti presenti – ma anche alla vostra rete di contatti”.
Gli iscritti all’ordine trentino sono 663
Gli iscritti all’albo del Dottori commercialisti ed Esperti Contabili di Trento e Rovereto sono 663. Gli under 35 sono 95, le femmine sono 196, i maschi 467. L’età media è di 48 anni. 12 sono le società tra professionisti, 47 gli studi associati. I tirocinanti iscritti sono 64, dei quali 29 nuovi iscritti nel corso del 2016.