easyJet rilancia con 8 nuove rotte da Venezia

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Polo Aeroportuale del NordEst easyjet aereo airbus venezia
Primo anniversario compagnia in laguna, in arrivo nuovo AirbusA320. “Marco Polo” secondo scalo italiano. Venezia potrebbe diventare la sede europea del vettore dopo la “Brexit”

easyjet aereo airbus veneziaMentre Alitalia si lecca le ferite e il Governo ancora una volta s’appresta all’ennesimo salvataggio con i denari pubblici per tenere in piedi un castello di sprechi e clientele invece di portare i libri in Tribunale, easyJet sorride e taglia il primo compleanno di attività in Italia con duecento rotte dall’Italia, 15,6 milioni di passeggeri trasportati dagli aeroporti italiani che diventeranno 18,5 milioni nelle previsioni per il 2017.

Frances Ouseley, direttore easyJet per l’Italia, ha tracciato gli obiettivi della compagnia inglese che serve complessivamente 30 paesi in tutta Europa. easyJet, compagnia aerea leader in Europa e prima per dimensione d’investimento a Venezia (secondo aeroporto per ordine di flusso di passeggeri utilizzato in Italia dopo Malpensa e prima di Napoli), chiude il primo anno di operazioni utilizzando il “Marco Polo” di Tessera come “base” operativa con un bilancio di 2,5 milioni di passeggeri, un aumento dell’oltre il 30% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. 

Nell’anno fiscale 2017 continua l’investimento della compagnia al “Marco Polo”, con un aumento a doppia cifra della capacità, +23%, che porta il totale dei posti offerti da e per Venezia a circa 3 milioni, e il quinto aeromobile Airbus A320 basato in arrivo ad inizio maggio. A completare la “scommessa” su Venezia nuove assunzioni di piloti e assistenti di volo, che portano il personale easyJet a Venezia a oltre 200 dipendenti diretti. 

Otto sono le novità per i passeggeri nel 2017, con i nuovi collegamenti verso Zurigo, Marsiglia, Lille, Tolosa, Palma di Maiorca e Alghero, oltre ai voli verso Budapest e Cracovia operativi già in inverno e che continuano nella stagione estiva, per un totale di 32 destinazioni messe a disposizione dei viaggiatori del Triveneto. Primo aeroporto in Italia ad abbracciare la filosofia di rendere più semplice l’esperienza di viaggio per i passeggeri, come ha ricordato Camillo Bozzolo, direttore commerciale e marketing aviation Save, il “Marco Polo” ospita da pochi mesi “«le migliori componenti della tecnologia di easyJet, come ad esempio il “mobile host”, per eliminare il tempo di attesa davanti ai monitor e guidare i passeggeri durante le fasi di viaggio in aeroporto con informazioni puntuali e personalizzate, un’area dedicata ed automatizzata per la consegna dei bagagli da stiva, in abbinamento ai tradizionali banchi “check in”, e la creazione di gate di imbarco dedicati». 

«Abbiamo aperto la base di Venezia con grande sicurezza, i risultati del primo anno di operazioni confermano le aspettative e rilanciamo per il 2017 con una crescita a doppia cifra – ha sottolineato Frances Ouseley -. Grande affinità con i passeggeri che avevano bisogno di una compagnia come easyJet e grande supporto da parte di Save che sta rendendo il “Marco Polo” un aeroporto in grado di accogliere e soddisfare le esigenze di una molteplicità di vettori diversi. Oggi Venezia rappresenta il nostro secondo aeroporto italiano per dimensioni di investimento, e sono certa che i programmi che stiamo predisponendo con l’aeroporto per automatizzare e semplificare l’intera esperienza di viaggio lo renderà best in class nel panorama italiano».

Oltre a presentare le novità di easyJet, Ouseley si è soffermata che la “Brexit” avrà sul settore aereo: «è nell’interesse di tutti, viaggiatori e compagnie aeree, britannici e di tutta Europa, che i voli tra la Gran Bretagna e l’UE possano proseguire: quando la Gran Bretagna uscirà dall’UE, il requisito minimo di easyJet per operare sarà un accordo bilaterale tra la Gran Bretagna e l’UE che permetta alle compagnie aeree britanniche di volare in Europa e alle compagnie aeree europee di volare in Gran Bretagna. Per quanto ci riguarda, manterremo il certificato di operatore aereo inglese – ha aggiunto, confermando che il vettore si assicurerà il mantenimento dei propri diritti di volo nell’UE prima dell’uscita della Gran Bretagna – ma stiamo ne creando un altro europeo». A questo proposito, Ouseley ha spiegato che la sede europea sarà scelta «in un Paese che riconosce l’inglese come lingua formale». La nuova registrazione dei 110 aeromobili nella nazione Ue che sarà scelta costerà alla compagnia 10 milioni di euro e Venezia e il veneto potrebbe a buon diritto essere titolato ad ospitare la sede europea del vettore. «Il settore dell’aviazione sa come superare le sfide e affrontare i cambiamenti, ed è esattamente quello che faremo – rassicura Ouseley -. “A4E” (Airlines for Europe che annovera tra i suoi membri Ryanair, Lufthansa, IAG ed Air France) crede sia fondamentale, per i consumatori, poter continuare a usufruire dei vantaggi dell’attuale mercato dell’aviazione liberalizzato e deregolamentato». 

4.000 dipendenti sono già basati all’interno dei 27 Paesi europei e costituiranno le basi per le operazioni in UE. I restanti 6.000 dipendenti della forza lavoro easyJet resteranno impiegati in Gran Bretagna e in Svizzera. La compagnia avrà tre “COA” (Certificato di Operatore Aereo) in futuro – uno britannico, uno svizzero e uno europeo – che tuteleranno l’attuale rete di collegamenti. Il quartier generale di easyJet resterà a Londra Luton e easyJet plc resterà quotata alla Borsa di Londra. «La compagnia con “COA” europeo per operare in UE deve essere di proprietà UE – ha concluso Ouseley – ma questo non è un problema per easyJet in quanto il 49% dei suoi azionisti è europeo».easyjet a venezia Brugnaro Ouseley MarchiLR