Intanto Cattolica divorzia da Popolare Vicenza nella bancassicurazione
E’ di 6,4 miliardi di euro il fabbisogno complessivo di capitale calcolato dalla Bce per la Popolare di Vicenza e per Veneto Banca. I due istituti avevano già avanzato una loro stima, che ammontava a 4,7 miliardi, presentando i piani industriali per la fusione in un’unica banca. Il fabbisogno individuato dalla Bce (3,3 miliardi per Vicenza e 3,1 per Montebelluna) è quello massimo, calcolato sulla base dello scenario avverso dello stress test di luglio 2016: la cifra potrebbe scendere nel corso delle contrattazioni fra organismi europei e italiani.
L’ammontare è stato comunicato da Francoforte al Tesoro. Nella lettera, la Bce ha confermato che i due istituti hanno le caratteristiche di solvibilità per accedere alla ricapitalizzazione precauzionale. Sia per Veneto Banca sia per Banca Popolare di Vicenza – hanno spiegato i due istituti comunicando il contenuto della lettera di Francoforte – è in corso il confronto fra Tesoro e Commissione europea per «avviare formalmente il processo di ricapitalizzazione precauzionale», che permetterà allo Stato di entrare nel capitale delle venete, mettendole così al sicuro dal rischio fallimento. I 6,4 miliardi saranno infatti colmati per la gran parte dallo Stato e in parte dai possessori di subordinati, che vedranno convertiti i loro titoli in azioni, salvo poi poter accedere a un “risarcimento”. In attesa della definizione di questo processo, per far fronte all’immediata crisi di liquidità, le due banche hanno presentato richiesta di garanzia statale per emettere bond: 2,2 miliardi la Popolare di Vicenza e 1,4 miliardi Veneto Banca.
Nel giorno della definizione del fabbisogno di capitale, Cattolica ha divorziato da Popolare di Vicenza nella bancassicurazione: la compagnia di Verona ha annunciato l’uscita dalle tre società create in joint venture con la popolare in scia all’alleanza commerciale del 2007 e presenta a Vicenza un conto per 186,1 milioni, valore attuale dell’esercizio di vendita (put), oltre a 8,6 milioni di penali per il mancato raggiungimento degli obiettivi di produzione e redditività delle tre compagnie. Parallelamente la Banca Popolare di Vicenza ha avviato il collocamento del 6% circa di Cattolica Assicurazioni attraverso un “accelerated book building”. In vendita sono state poste 10,5 milioni di azioni Cattolica ad un prezzo compreso tra 7,15 e 7,25 euro ad azione. Il collocamento si chiuderà domani. Popolare di Vicenza è il primo azionista di Cattolica con una quota del 15% del capitale.