Marcato:«indispensabile essere competitivi per rimanere e conquistare nuovi mercati»
La Regione e la Fondazione UniVeneto, a cui aderiscono gli atenei veneti, hanno promosso una giornata di confronto sul tema “Il nuovo piano industriale per il Veneto. Regione, università e imprese insieme per un nuovo sviluppo economico regionale”, presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Padova a Palazzo Bo. Ai lavori della mattinata sono intervenuti l’assessore regionale allo sviluppo economico ed energia, Roberto Marcato, il rettore dell’Università di Padova Rosario Rizzuto e il presidente di Confindustria Veneto, Matteo Zoppas.
«L’obiettivo per il Veneto è essere competitivi e dotarsi degli strumenti necessari per restare sul mercato» ha detto Marcato presentando la nuova visione contenuta nel piano industriale, mettendo l’accento su alcuni aspetti non sempre evidenziati: il Veneto è la regione che sta uscendo meglio dalla crisi economica; da oltre un decennio ha il tasso di disoccupazione più basso d’Italia; ha dimostrato che non è la dimensione d’impresa a contare per superare la congiuntura economica negativa. «Dobbiamo essere orgogliosi di questo Veneto e del “genius loci” che ci contraddistingue – ha aggiunto – ed essere consapevoli della nostra forza. Il tema di fondo è dunque mettere in campo tutto quello che è possibile per la nostra competitività e abbiamo il dovere morale di favorire la compenetrazione tra istituzioni, università e sistema delle imprese».
Per quanto riguarda le azioni già avviate dalla Regione per sostenere il nuovo “piano industriale” per il Veneto, Marcato ha ricordato la creazione di un tavolo con le categorie economiche, di un tavolo per la ricerca e innovazione con UniVeneto, la riattivazione di un tavolo per Porto Marghera per rilanciare una delle aree potenzialmente più produttive d’Italia e del Veneto, l’accordo con il Mise per la banda ultra larga per coprire entro il 2020 tutto il territorio regionale, i fondi di garanzia per le imprese (con la legge di stabilità regionale sono stati stanziati 35 milioni di euro che sprigionano 1,5 miliardi di investimenti garantiti), la programmazione di un bando di finanziamenti per l’imprenditoria femminile, la presentazione di una legge quadro per l’artigianato, il piano regionale della ricerca e innovazione approvato all’unanimità in Consiglio regionale il 3 marzo scorso, il primo piano energetico regionale.
Complessivamente, mettendo insieme i 400 milioni per la banda ultra larga, i 600 milioni dei fondi Por Fesr per le Reti di Impresa e altre risorse recuperabili da Veneto Sviluppo, la Regione investe oltre un miliardo di euro per il nuovo sviluppo economico del Veneto. «Il futuro è qui», ha concluso Marcato.
Da parte sua, Rizzuto ha detto che quello di oggi è un evento importante ne simbolico che vede lavorare e progettare insieme i tre attori di una realtà territoriale di successo: le università, le aziende e le istituzioni: «solo così si vince mostrando un territorio che vuole fare squadra e sa tradurre in pratica la sua capacità di innovazione».
Il presidente di Confindustria Veneto, Zoppas, ha sottolineato che con il nuovo piano industriale si celebra la coesione di intenti tra imprese, atenei e Regione. Si concentra sull’innovazione, perché c’è la necessità di avere una capacità di miglioramento maggiore dei nostri “competitors” sui mercati internazionali.
Gli strumenti di attuazione del nuovo modello di sviluppo sono stati illustrati da Roberto Grandinetti e Luciano Gamberini dell’ateneo padovano, Mauro Trapani e Antonio Bonaldo dirigenti regionali. In particolare è stato ricordato il percorso di condivisione attraverso il quale sono state individuate 39 traiettorie in grado di dare sviluppo alle quattro aree di specializzazione presenti nel Documento regionale di strategia intelligente presentato dal Veneto alla Commissione Europea: 10 traiettorie riguardano l’area Agrifood, 13 l’area Smart Manufactoring, 9 quella Sustainable Living e 7 quella Creative Industries.