Anche ai comuni del Veneto orientale i finanziamenti concessi a chi confina con Trento e Bolzano

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alberto villanova gruppo zaia presidente 2
Villanova (Gruppo Zaia presidente): «inaccettabili e ingiusti due pesi e due misure»

alberto villanova gruppo zaia presidente 2«Sono soddisfatto per l’approvazione della risoluzione 18 con la quale si chiede al Governo di estendere i finanziamenti per i comuni di confine, anche alle municipalità del versante orientale della regione del Veneto» ha dichiarato a caldo Alberto Villanova (Gruppo Zaia Presidente), primo firmatario e proponente della risoluzione 18.

Secondo Villanova «si sta verificando una situazione paradossale: mentre i comuini veneti nordoccidentali possono contare su una ottantina di milioni ogni anno tesi a colmare le sperequazioni evidenti con le province autonome di Trento e Bolzano per i 28 comuni del Veneto orientale confinanti con il Friuli Venezia Giulia sono venuti meno i fondi di perequazione con evidenti svantaggi ingiustificati e ingiusti. E’ inaccettabile una situazione con due pesi e due misure. Lo squilibrio dunque va colmato e credo che la soluzione di questo problema sia un banco di prova efficace per verificare l’effettiva disponibilità del governo italiano a discutere della Questione Veneta, che per altro troverà una definizione concreta con il referendum sull’Autonomia».

Villanova argomenta la sua battaglia partendo dalla grande differenza di risorse esistenti tra le regioni ordinarie e quelle speciali: «non possiamo dimenticare che i trasferimenti statali ammontano a 8.864 euro pro-capite per Bolzano, 7.638 euro per Trento, 5.203 euro per il Friuli Venezia Giulia, 2.741 euro per il Veneto: i numeri sono più che indicativi e spiegano non solo il malessere dell’intera popolazione veneta, che non può più essere trattata come subalterna se non inferiore rispetto a quella dei nostri vicini di casa, ma anche il grave disagio in cui si trovano ad operare gli attori economico-sociali dei comuni di confine, pensiamo anche solo al turismo, costretti a sopportare vere e proprie forme di concorrenza sleale inammissibili e ai limiti dell’offensivo. I Veneti – ha concluso Villanova – si sono stancati di essere figli di un dio minore in uno Stato schizofrenico, tanto generoso, magnanimo e munifico con alcuni e nello stesso tempo avaro, egoista e meschino con altri ai quali sottrae ogni anno miliardi di euro».