Fallisce (per il momento) l’Opa totalitaria Lactalis su Parmalat

0
482
parmalat carone latte uht
Il gruppo francese riapre adesioni a Opa per rimuovere il titolo dal listino di Piazza Affari spostando il termine per aderire dal 29 marzo al 4 aprile. Invariata l’offerta economica, più bassa della quotazione corrente

parmalat carone latte uhtIl Gruppo Lactalis riapre il periodo di adesione all’Opa su Parmalat, allungando dal 29 marzo al 4 aprile il termine per consegnare le azioni detenute. Il gruppo francese, prendendo atto del fatto che il livello di adesioni all’Opa totalitaria finora l’ha portata a detenere una quota di capitale inferiore alla soglia del 90% necessaria per avviare le procedure per la rimozione del titolo dal listino di Piazza Affari a Milano, arrivando all’89,55% del totale circolante.

«Il Gruppo Lactalis – viene spiegato in una nota – prende atto che il livello di adesioni all’Opa su azioni di Parmalat ha raggiunto una quota pari a 34.365.112 azioni consegnate (secondo i risultati provvisori comunicati da Equita), portando la società a detenere circa l’89,59% del capitale azionario di Parmalat, pari all’89,70%, includendo le azioni proprie detenute dall’Emittente». La “Condizione Soglia”, ricorda il gruppo, prevedeva il raggiungimento di una partecipazione complessiva superiore al 90% del totale delle azioni. La riapertura del nuovo periodo di adesione, viene aggiunto, inizierà il 29 marzo e terminerà il 4 aprile, per un periodo di 5 giorni di sedute di borsa aperta. L’obiettivo è «da un lato remunerare quegli azionisti di minoranza che hanno apprezzato il premio offerto in sede di Opa, pari a oltre il 20% rispetto alle recenti medie dei prezzi su diversi periodi antecedenti l’annuncio dell’operazione, e, dall’altro, incrementare la propria partecipazione in Parmalat».

In Borsa il titolo ha guadagnato lo 0,4% a 3,046 euro, mantenendosi poco sopra i 3 euro offerti dal gruppo francese, in rialzo dagli iniziali 2,8 offerti. Ancora troppo poco, specie per i fondi Amber e Gam, che assieme detengono oltre il 5% dell’azienda di Collecchio,  secondo cui il prezzo giusto oscilla tra un minimo di 3,8 e i 4,5 euro ad azione.