Calzature sportive: Simod vince contro Puma

0
269

Padova. È stata la prima sezione civile della suprema Corte, presieduta dal giudice Vittorio Ragonesi, a dare ragione a Simod, respingendo le pretese di Puma e confermando la debolezza del marchio Puma rispetto alle differenze apportate dal marchio Simod sulle proprie calzature sportive.

Simod è assistita dal prof. avvocato Marco De Cristofaro dell’omonimo studio legale in Padova, con l’avvocato romano Ezio Spaziani Testa.

Puma SE e Puma Italia sono assistite dagli avvocati Massimiliano Mostardini, Fulvio Vincenzo Mellucci e Giovanni Galimberti dello studio legale Bird&Bird.

La vicenda risale ai primi anni 2000 quando il Tribunale di Padova si pronunciò sulla insussistenza della contraffazione del marchio di calzature sportive Puma da parte di Simod Industria Calzature. Sentenza successivamente confermata anche in grado di appello dalla Corte lagunare.

La Cassazione, con sentenza pubblicata lo scorso 14 marzo, ha rigettato la pretesa di Puma di dichiarazione di contraffazione del marchio “banda ondulata” sulle calzature Simod, o in subordine di concorrenza sleale con connessa domanda risarcitoria per 500 mila euro, confermando la sentenza di appello. Secondo i giudici della Corte lagunare, il marchio Puma è un “marchio debole” rispetto al quale le differenze apportate da Simod hanno una valenza distintiva sufficiente.

La Cassazione ha così confermato” la tutela dimidiata che compete al marchio debole, che si connota non come segno di pura fantasia, bensì anche per una funzione tecnica ed estetica”. Inoltre ha ritenuto di non poter interferire con la valutazione della Corte d’appello per quanto riguarda la “sufficienza” degli elementi di diversità apportati da Simod a differenziare i prodotti, come l’apposizione del logo “SMD” nella parte corrispondente al tallone.

Scopri tutti gli incarichi: Marco De Cristofaro – De Cristofaro Marco; Fulvio Mellucci – Bird & Bird; Giovanni Galimberti – Bird & Bird; Massimiliano Mostardini – Bird & Bird;