Stati Generali FVG a Buenos Aires: presente anche il sindaco di Trieste

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dìroberto dipiazza con eduardo baschera presidente sociedad friulana buenos aires
Assieme a Serracchiani e Torrenti nella sede della Sociedad Friulana hanno incontrato la numerosa delegazione degli oriundi

dìroberto dipiazza con eduardo baschera presidente sociedad friulana buenos aires «E’ importante che le istituzioni italiane continuino con sempre maggiore impegno a costruire ponti con i nostri concittadini e corregionali all’estero, così come si sta facendo qui in Argentina dove si sta avendo un’attenzione particolare proprio verso le nuove generazioni, i figli e i nipoti dei nostri emigranti che chiedono e vogliono mantenere vivi e forti i contatti con le terre d’origine». Così ha esordito il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, intervenendo ai lavori degli “Stati Generali dei corregionali dell’America Latina” a Buenos Aires.

Gli Stati Generali si svolgono nella sede della Sociedad Friulana e sono stati organizzati da Regione Friuli Venezia Giulia, vi hanno partecipato anche la presidente Debora Serracchiani e l’assessore alla cultura Gianni Torrenti. «Porto a voi l’abbraccio di Trieste e sono molto orgoglioso che i nostri concittadini e corregionali qui in Argentina siano un esempio dei nostri valori legati alla patria, alla famiglia, al lavoro. Ed è molto importante in questo contesto la richiesta che sento arrivare dai giovani, dalle nuove generazione nate qui in Argentina e in Sudamerica, ma che vogliono rafforzare i legami e i contatti con la terra di genitori e nonni. Come istituzioni siamo qui per questo – ha proseguito – e sia Trieste che la Regione desiderano che siano accresciuti gli scambi reciproci, innanzitutto culturali. In tal senso già vi sono tutti i presupposti per fare un bel lavoro assieme. E proprio tutto questo entusiasmo e sincero amore per la terra di origine che oggi qui state esprimendo, mi dà la certezza che anche il domani sarà promettente per i Fogolars e per gli attivi Circoli giuliani presenti a Buenos Aires e in tutta l’America Latina». 

Soddisfazione per la presenza del sindaco di Trieste è stata espressa anche dal vicepresidente della Federazione dei Circoli Giuliani in Argentina Duilio Ferlat: «è un onore per noi triestini e figli di triestini avere qui il sindaco Dipiazza che ha saputo trasferirci tutto l’affetto di Trieste. La sua presenza qui è la dimostrazione concreta della volontà di costruire legami sempre più forti». Dipiazza ha donato un guidoncino rossoalabardato di Trieste al presidente della Sociedad Friulana di Buenos Aires Eduardo Baschera e al presidente della Federazione dei Circoli Giuliani in Argentina Gianfranco Tuzzi.

«Gli “Stati Generali” di Buenos Aires hanno segnato un’esperienza bella e gratificante perché intensa, partecipata e, aspetto molto importante, con la presenza di tanti giovani» ha affermato l’assessore regionale alla cultura, Gianni Torrenti, al termine della due giorni che ha richiamato nella capitale argentina molti corregionali che vivono nell’America del Sud. 

L’evento era stato aperto mercoledì dalla presidente regionale, Debora Serracchiani. «Dal dibattito molto ampio di questi giorni – ha aggiunto Torrenti – è emerso con chiarezza che su questo tema non ci può essere un’attenzione solo amministrativa, legata ai passaporti e alla burocrazia, ma conta invece il coinvolgimento delle comunità, la discussione dei progetti e la conoscenza di persone e luoghi che deve avere una sua reciprocità. Ci siamo resi conto di quanto i nostri corregionali conoscano la regione più di quanto noi conosciamo loro». Secondo Torrenti «quando le distanze dai territori d’origine sono tanto ampie, le comunicazioni virtuali e i social media servono, ma il momento del confronto “de visu” non è sostituibile: bene Facebook e Twitter, però stare due o tre giorni assieme per parlarsi, mangiare assieme, toccarsi e al caso abbracciarsi e commuoversi, è fondamentale». 

La folta partecipazione dei corregionali – 150 persone nella seconda giornata svoltasi alla Sociedad friulana – «dà l’idea che siamo sulla strada giusta con i nostri corregionali, che noi non abbiamo mai abbandonato e anzi per i quali abbiamo incrementato i nostri sforzi». 

Gli Stati generali hanno visto interventi di persone provenienti da tutti i Paesi dell’America Latina dove sono insediate le comunità connazionali, dall’Argentina al Brasile, dall’Uruguay al Cile. Tra i temi prevalenti, la necessità di assicurare l’interesse per i legami con il Friuli Venezia Giulia nei discendenti più giovani e l’opportunità di sperimentare nuove iniziative efficaci di scambio e di conoscenza. Nelle battute conclusive del convegno i presidenti dei Fogolars furlans associati all’Ente Friuli nel Mondo hanno trasmesso una serie di istanze all’assessore regionale. Per alcune – come la riapertura dei termini di richiesta della cittadinanza per i discendenti di chi all’epoca risiedeva nell’Impero austroungarico o la velocizzazione dei tempi di acquisizione della cittadinanza – Torrenti ha ricordato che si tratta di questioni di competenza esclusiva dello Stato, che però saranno seguite con pieno supporto. Per altri punti, come la creazione di uffici regionali dedicati nell’America Latina, «non ci sono margini di risorse per i costi che avrebbero», mentre «è del tutto condivisibile l’orientarsi verso iniziative di scambio linguistico e culturale». 

Il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza è stato ricevuto dall’ambasciatrice italiana a Buenos Aires: «grazie all’ambasciatrice Teresa Castaldo, l’Ambasciata italiana a Buenos Aires, oltre alla grande attenzione per tutti gli italiani che vivono o arrivano come turisti in Argentina, è diventata il punto di riferimento per tutte le associazioni di giuliani e per i locali “Fogolars” che nell’ambasciatrice e nel suo staff non solo hanno trovato una referente istituzionale efficiente ma anche una persona attenta a ricercare ogni occasione utile di scambio culturale e di potenziamento dei rapporti tra i nostri due Paesi». Per  Dipiazza «è importante che le istituzioni diventino sempre più un ponte di collegamento tra il nostro Paese e i corregionali e concittadini che vivono all’estero. Posso affermare che l’Ambasciatrice Teresa Castaldo sta facendo questo lavoro egregiamente. In Argentina i nostri corregionali sono circa 40.000 e sono molto integrati. Negli anni si sono costruiti legami profondi tra la nostra comunità e quella argentina. Come è stato evidenziato nel corso dell’incontro – ha osservato Dipiazza – si sta vivendo un momento favorevole per le relazioni bilaterali in tutti i settori di collaborazione economica, sociale, scientifica e culturale». Va anche detto che, in questo contesto, la rete consolare italiana in Argentina è la più estesa al mondo. E ciò anche in quanto a Buenos Aires vivono 400.000 italiani che arrivano a un milione in tutta l’Argentina. La sola provincia di Buenos Aires è grande quanto tutta l’Italia ed è solo una delle 23 province argentine. L’Argentina tutta è un territorio grande quanto l’Europa più parte della Russia. Nonostante la grande estensione ci abitano 42 milioni di persone di cui 16 milioni nella sola provincia di Buenos Aires.