Frequenti le disavventure in cui possono incorrere clienti e fornitori di questo genere si strutture
di Evelino Signori, responsabile della categoria Odontotecnici di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana
Nei giorni scorsi un collega odontotecnico mi ha informato della disavventura di cui è stato vittima lavorando per un centro “low cost” ampiamente diffusa attraverso gli organi stampa locali. Ritengo doveroso portarla all’attenzione per evitare che simili situazioni si possano ripetere. Al momento di incassare quanto gli era dovuto per i lavori eseguiti ha purtroppo scoperto che il Centro aveva cambiato titolarità e denominazione e che pertanto non era più disponibile ad assolvere ai pagamenti dei lavori eseguiti dal collega odontotecnico nei mesi precedenti. Oltre al danno anche la beffa.
Sono anni che assistiamo al fiorire di queste grandi strutture comprate da fondi e multinazionali che lasciano dalla sera alla mattina i pazienti con il finanziamento da pagare e le protesi da fare, che purtroppo inquinano il mercato con prezzi che non possono essere applicati se si vuole dare al paziente un dispositivo medico rispondente ai requisiti di funzionalità, estetica, biocompatibilità e durata.
Suggerisco a tutti di rivolgersi a studi medici odontoiatrici riconosciuti che si avvalgono della collaborazione di laboratori odontotecnici locali e che rilascino la certificazione di conformità nella quale viene dichiarata l’iscrizione del laboratorio presso il ministero della sanità e che i manufatti siano eseguiti completamente in Italia. Giova ricordare a tal proposito che a livello europeo è stato approvato, in questi giorni, il regolamento sui dispositivi medici che modifica/abroga le precedenti normative in materia. Nelle prossime settimane il Regolamento verrà sottoposto al vaglio del Parlamento Europeo e una volta approvato entrerà subito in vigore.
Inoltre presso la Camera dei Deputati oggi si tiene l’ennesimo incontro per il riordino della commissione sanitaria. Speriamo si sia imboccata definitivamente la strada giusta per il riconoscimento del nuovo profilo professionale, dato che quello attuale è regolamentato da un regio decreto del 1928. Sembra assurdo, dopo 90 anni siamo ancora assoggettati ad un decreto del re. La nostra professionalità non è debitamente valorizzata. Molto spesso non ci chiamano neppure con il nostro nome, ma ci indicano come meccanici dentisti. Chiediamo di essere riconosciuti per le competenze che abbiamo e per la responsabilità con la quale quotidianamente operiamo nei confronti dei nostri clienti odontoiatri e nel rispetto della salute dei pazienti.
Ai cittadini/pazienti, sulla scorta della mia esperienza ultratrentennale, consiglio di non sottoscrivere contratti in cui si diventa soci di una struttura “low cost” in cambio di un piccolo sconto perché in caso di contenzioso sarebbe come fare causa a se stessi. Non dobbiamo sottostare alla legge del prezzo perché si traduce inevitabilmente in danni irreparabili. La qualità paga sempre. Una protesi di qualità è un investimento destinato a durare nel tempo e non bisogna farsi abbagliare da chi promette un dispositivo medico a basso costo e in tempi rapidi non effettuando successivamente il controllo semestrale del dispositivo stesso a garanzia del mantenimento delle caratteristiche e della funzionalità nel tempo.