Due anni di reclusione per il consigliere sudtirolese dei Freiheitlichen, ora a rischio di decadenza per la legge “Severino”
Galeotto fu uno scontrino di ben 64,92 euro per l’acquisto tre anni fa di oggetti di piacere femminile all’interno di un sexy shop di Bolzano per due consiglieri del partito della destra sudtirolese Freiheitlichen.
Sulla testa di Pius Leitner e della sua collega Ulli Mair era piovuta la richiesta di rivio a giudizio con l’accusa di peculato per avere utilizzato i fondi del gruppo consiliare della provincia di bolzano per l’acquisto di un vibratore e di altri giocattoli erotici. A processo l’accusa ha ottenuto la condanna per il consigliere regionale Pius Leitner a due anni di reclusione con l’accusa di peculato, mentre è stata assolta la sua compagna di partito Ulli Mair.
Come ha detto la difesa di Leitner, ora è a rischio la carica politica del consigliere sulla base della legge Severino. la difesa ha annunciato che farà ricorso. L’inchiesta aveva preso il via tre anni fa, con l’esame dei rimborsi dei gruppi del consiglio provinciale di Bolzano, con la Guardia di Finanza che aveva acquisito tutta la documentazione. Fra il materiale sequestrato era saltato fuori uno scontrino, datato 16 maggio 2012, per l’acquisto del vibratore e di altri oggetti all’interno di uno sexy shop, per una spesa complessiva di 64,92 euro
Non parlano i Freiheitlichen dopo la sentenza che ha visto la condanna a due anni di reclusione di Pius Leitner per l’affaire dei sex toys. «Comprendiamo – dice Ulli Mair, assolta nel medesimo procedimento – l’interesse dei giornalisti per una presa di posizione, ma chiediamo comprensione per il fatto che oggi non siamo in grado di reagire alle vostre domande, dato che abbiamo bisogno di valutare la situazione». Mair, infine, annuncia che probabilmente la prossima settimana il partito potrebbe prendere posizione ufficiale.