Trieste si prepara ai festeggiamenti per i 300 anni dalla nascita di Maria Teresa d’Asburgo

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Per le celebrazioni dell’imperatrice figura chiave dello sviluppo della città previsti mostre e convegni

MARIA TERESA 3 MARZO 1Mostre, convegni, film. Sono alcune delle iniziative per il 300o anniversario della nascita dell’imperatrice Maria Teresa d’Asburgo, figura chiave nello sviluppo economico e sociale di Trieste.

Fra gli appuntamenti, la mostra “Maria Teresa e Trieste. Storie e culture della città e del suo porto”, che sarà inaugurata il 6 aprile dal critico Philippe Daverio. L’8 aprile la famiglia imperiale d’Austria, porterà a Trieste l’orchestra Musikkappelle Hoch-und Deutschmeister. Il 13 maggio tavola rotonda con direttore de “L’Espresso” Tommaso Cerno, su temi economici e politici e lectio magistralis di Paolo Mieli sulla figura di Maria Teresa e la sua azione per lo sviluppo economico dell’Impero. Il 26 ottobre tavola rotonda “La tolleranza religiosa per una nuova città nella Trieste di Maria Teresa”, con la Curia di Trieste e le comunità ebraica, greco-ortodossa, serbo-ortodossa e islamica. In programma anche una rassegna cinematografica, “L’Europa di Maria Teresa al cinema”, a cura della Mediateca Cappella Underground.

Il calendario, che sarà arricchito nel corso dell’anno, è stato studiato con la collaborazione di comune di Trieste, Regione, Università di Trieste e Polo museale del Friuli Venezia Giulia. L’assessore comunale alla cultura, Giorgio Rossi, ha evidenziato «la sinergia fra le varie istituzioni per ricordare questa straordinaria figura». Per il rettore dell’Università, Maurizio Fermeglia, «Maria Teresa meriterebbe il titolo di rettore honoris causa, perché aveva capito che per progredire bisogna investire in ricerca e formazione ed era per la contaminazione di lingue, culture e religioni. Oggi si parlerebbe di internazionalizzazione del sapere». Se il responsabile del Polo museale regionale, Luca Caburlotto, ha ricordato che «Trieste è centro di relazioni internazionali grazie a Maria Trieste», il rappresentante della Casa d’Austria a Trieste, Massimiliano Lacota, ha portato i saluti della famiglia d’Asburgo-Lorena, che «sostiene la creazione di un comitato per la costruzione di un monumento di Maria Teresa in città». Il responsabile cultura della Curia di Trieste, mons. Ettore Malnati, si è soffermato sull’editto di tolleranza religiosa, «che Maria Teresa volle per Trieste mentre a Vienna si perseguitavano gli ebrei: l’economia fu la spinta a garantire la libertà di culto, fondamentale per far prosperare l’impero».

Per l’assessore regionale alla cultura Gianni Torrenti «le celebrazioni sulla figura di rottura rappresentata da Maria Teresa, sia per le responsabilità ricoperte essendo donna, sia per la gestione innovativa dell’impero nel rispetto dell’identità nazionale delle sue varie componenti» rappresentano la «prima sfida dell’Ente Regionale Patrimonio Culturale della Regione FVG sul territorio triestino: l’ente ha grande know-how grazie all’organizzazione delle mostre di Villa Manin con incassi, pari l’anno scorso a 800.000 euro, che hanno coperto e superato il costo delle mostre stesse».