Inaugurazione anno giudiziario Corte dei conti del Veneto

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Carlino, erogato un buon servizio, nonostante le lacune nel personale

corte conti veneto zaia«Posso affermare che, pur tra tante difficoltà, la sezione giurisdizionale ha erogato tutele effettivi in tempi rapidi e ha garantito l’espletamento del “servizio giustizia”». Lo ha detto il presidente della Corte dei conti del Veneto, Guido Carlino, nel suo discorso per l’inaugurazione dell’Anno giudiziario del distretto.

Carlino ha evidenziato come il “servizio” sia stato svolto bene, ma ha lamentato la carenza di personale e di magistrati, rimasti in tre, oltre il presidente, per una copertura del 55% dei posti. Il presidente ha poi sottolineato la particolare attenzione che gli uffici hanno dedicato al contrasto nella pubblica amministrazione dell’assenteismo e al danno da disservizio, così come nel campo delle risorse umane per i casi di mobbing. «In materia di danno per ingiustificata durata di provvedimenti giudiziari, la sezione – ha detto Carlino – ha condannato un magistrato ordinario per il danno indiretto derivato dal tardivo deposito di sentenze penali, avvenuto a distanza di anni rispetto alla data in cui veniva data lettura del dispositivo in udienza».

«Vi attende un anno difficile con il nuovo Codice della giustizia contabile, che certo è perfettibile» ha detto a Venezia il presidente nazionale della Corte dei Conti, Arturo Martucci di Scarfizzi, rivolgendosi ai colleghi nel corso dell’inaugurazione dell’Anno giudiziario della giustizia contabile del Veneto. Cerimonia svoltasi nel palazzo dei Camerlenghi, storica sede appena restaurato. «Ma ora il nostro istituto ha norme – ha aggiunto Martucci di Scarfizzi – e ci farà inizialmente lavorare di più ma anche lavorare meglio e in modo più efficace».

L’attività della Procura della Corte dei conti del Veneto si è concentrata su più fronti nel 2016, ma quelli più rilevanti sono stati le richieste di risarcimento danni per la vicenda Mose e, tra le curiosità, le scelte, ritenute errate, di un comune nell’applicazione delle tasse locali. A parlarne, nella sua relazione all’inaugurazione dell’Anno giudiziario del distretto, è stato il Procuratore Paolo Evangelista sottolineando come siano stati «effettivamente recuperati oltre 4,5 milioni di euro mentre quasi 9,5 milioni sono frutto di sequestro “ante causam”». Fondi, quelli sotto sequestro, raccolti nell’ambito della vicenda Mose, contestando il danno da disservizio ai pubblici amministratori finiti sotto inchiesta penale. Nel mirino anche l’attività dei Gruppi consiliari in Regione: in particolare, ha detto Evangelista «è stato chiesto il risarcimento di 26.396 euro per spese ritenute non inerenti alle finalità istituzionali. Peraltro – ha aggiunto – sono rientrati nel Consiglio regionale importi, per spese ritenute non giustificate, per complessivi 138.000 euro». 

Attraverso l’azione di controllo, la Corte dei conti è intervenuta su una controversia tra l’Ulss 12 e alcuni privati, per la realizzazione in finanza di progetto dell’ospedale all’Angelo di Mestre, facendo risparmiare alle casse regionali oltre 16,5 milioni di euro. Tra le curiosità segnalate da Evangelista, la responsabilità per mancate entrate tributarie contestate agli amministratori di un comune del vicentino che aveva deciso di esonerare gli abitanti della cosiddetta mini-Imu arrecando un danno al bilancio comunale di 10.395 euro. La Procura ha così citato in giudizio tutti i membri della giunta, il segretario comunale ed il revisore dei conti.