Il museo friulano di Storia naturale trova casa

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inaugurazione museo storia naturale udine Furio Honsell Debora Serracchiani Federico Pirone
Inaugurata ad Udine la cittadella biodiversità della regione

inaugurazione museo storia naturale udine Furio Honsell Debora Serracchiani Federico Pirone«Finalmente il museo friulano di Storia naturale ha una sua “casa” e apre ai cittadini la biblioteca, la sezione didattica e un padiglione espositivo: i rimanenti lotti dei lavori sono già finanziati e ci permetteranno di recuperare altre aree sia per l’esposizione ma anche, ad esempio, per raccogliere tutti gli archivi storici della città ora dislocati in più sedi». Lo ha affermato la presidente della Regione, Debora Serracchiani, inaugurando i primi risultati dei lavori di recupero dell’area dell’ex macello, che in futuro ospiterà tutte le collezioni del museo: oltre un milione di reperti.

«Riqualifichiamo un’area veramente suggestiva della città, conservando e valorizzando un patrimonio di archeologia industriale e un parco che viene donato ai cittadini per la sua fruizione: abbattere e rifare tutto nuovo forse sarebbe costato meno, ma avremmo perso un pezzo importante della nostra storia, come è successo nel passato ad altre zone bellissime su cui sarebbe stato più opportuno fare un ragionamento lungimirante di recupero», ha aggiunto la presidente.

I finanziamenti stanziati dall’amministrazione regionale per l’area – una superficie di 1.800 mq destinati a sale espositive permanenti e temporanee, 650 dedicati alle attività ludico-didattiche e “science center” e 10.000 di parco – ammontano a un totale di 8 milioni di euro. «Siamo riusciti a sbloccare risorse ferme da anni, anche per il serrato lavoro dell’assessore regionale al territorio, Mariagrazia Santoro, e per la determinazione del sindaco Furio Honsell», ha commentato Serracchiani, definendo il percorso che ha portato al risultato come «un vero e proprio lavoro di squadra».

I locali inaugurati, con gli interventi del sindaco Honsell, dell’assessore alla cultura comunale Federico Pirone, del direttore Giuseppe Muscio e di Carlo Bressan per il Comitato “Amici del Museo”, sono – è stato più volte ribadito – solo il primo traguardo raggiunto dal progetto per la realizzazione della nuova sede del museo in via Sabbadini. La gara per il secondo lotto è in pieno svolgimento; una volta redatto il progetto si procederà con la gara per i lavori, che il comune conta possano partire entro fine 2017: con la riqualificazione della zona tra l’ex frigo e piazzale Cella verrà dato un volto nuovo a una zona della città in forte espansione. 

E’ stato evidenziato come le collezioni che presto verranno ospitate nel museo costituiscano uno strumento fondamentale per l’attività di ricerca ma anche per la divulgazione della biodiversità che caratterizza il Friuli Venezia Giulia. «Siamo la regione più ricca di biodiversità in Italia, con una superficie poco superiore al 2,5% del territorio nazionale, ed è forti di questa specialità che ci siamo presentati all’Expo di Milano – ha ricordato Serracchiani -. E’ una ricchezza di cui forse non molti di noi sono ancora consapevoli: Udine, ‘cittadella della biodiversità’, ci permetterà di fare conoscere questo patrimonio a giovani generazioni di studenti, ma abbiamo intenzione di continuare a diffondere questo messaggio anche fuori dai confini regionali: per esempio, in occasione di Expo 2017 ad Astana, in Kazakhstan, declinando il tema sulla sostenibilità dell’energia».