Appennino Tosco Emiliano riserva Unesco: nasce l’organismo di gestione

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A Reggio Emilia l’insediamento dell’Assemblea consultiva permanente, presenti il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti. Gazzolo: «Mab motore per la crescita verde del territorio»

Gazzolo appennini riserva bosefera UnescoSi è insediato a Reggio Emilia uno dei principali soggetti con il compito di guidare la Riserva della biosfera “Mab Unesco Appennino Tosco-Emiliano” riconosciuta dall’Unesco nel giugno 2015. Al suo fianco, sarà attivo un Comitato di gestione più ristretto e con funzioni di coordinamento sulla  promozione di ambiente, economia e cultura . All’incontro sono intervenuti anche il ministro dell’ambiente, Gianluca Galletti, l’assessore all’ambiente dell’Emilia Romagna, Paola Gazzolo, la collega toscana Federica Fratoni e il coordinatore della Riserva della biosfera, Fausto Giovanelli.

«Fare delle nostre ricchezze naturalistiche e culturali una leva di crescita green è un obiettivo strategico – afferma Gazzolo – in cui la Regione crede con convinzione e sono certa che il Mab dell’Appennino Tosco-Emiliano rappresenti uno strumento fondamentale. Per questo ne abbiamo sostenuto con forza il riconoscimento, insieme a quello del Delta del Po, e intendiamo continuare l’impegno anche con una partecipazione attiva ai nuovi organismi di governance della Riserva».

«Oggi si compie un significativo passo avanti che mi auguro possa assicurare frutti importanti grazie al contributo di tutti – conclude Gazzolo -. Il “Mab” è un vero laboratorio per costruire un futuro sostenibile, per questo la Regione vuole essere protagonista del percorso avviato».

Il “Mab Unesco Appennino Tosco-Emiliano” ha una superficie di oltre 223.000 ettari (10 volte più grande del territorio del Parco nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano) e interessa 38 comuni nelle provincie di Reggio Emilia, Parma, Modena, Massa Carrara e Lucca, 16 dei quali fanno parte del Parco nazionale Appennino Tosco-Emiliano. Vanta la presenza di un Parco nazionale e di Parchi regionali, oltre che di 64 prodotti – Dop, Igp e tradizionali – a testimonianza di un’antica e produttiva storia di civilizzazione e insediamento umano. La varietà del clima euro-mediterraneo e dei suoi paesaggi è un altro profilo d’eccellenza della vasta area territoriale che va dalla Garfagnana alle colline di Langhirano, dalle terre del Prosciutto di Parma e del Parmigiano Reggiano di montagna, di Canossa, di Bismantova, alla Lunigiana dei castelli Malaspina, degli olii, dei mieli, dei vini.