Scs Commerciale Sandri vince in Cassazione contro l’Agenzia delle Entrate

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Cartigliano (Vicenza). È stata la quinta sezione civile della Suprema Corte, presieduta dal giudice Domenico Chindemi, a respingere il ricorso dell’Agenzia delle Entrate contro la sentenza della Commissione Tributaria Regionale del Veneto che aveva riconosciuto le ragioni di Scs Commerciale Sandri spa contro il Fisco.

Scs Commerciale Sandri è assistita dall’avvocato Davide Druda partner dello studio legale Pinelli Druda in Padova, con l’avvocato romano Stefano Coen partner Coen Palandri.

In entrambi i giudizi di merito le commissioni tributarie avevano riconosciuto le ragioni di SCS Società Commerciale Sandri, da cui il Fisco pretendeva oltre 200 mila euro, tra imposta di bollo e sanzioni, “per avere negoziato assegni bancari privi dei requisiti necessari – si legge in sentenza – per lo più senza data, con data incompleta o senza indicazione del luogo di emissione, utilizzati quindi come strumenti di credito, in evasione appunto dell’imposta di bollo, come accertato dalla Guardia di Finanza durante un accesso presso la sede della Agricola Berica società cooperativa, fornitore di merce.”

In particolare, secondo la Commissione Tributaria Regionale, la contribuente “aveva dimostrato che la fotocopiatura degli assegni, ancora privi della data di emissione, era avvenuta in un momento antecedente la consegna degli stessi al fornitore, la società cooperativa Agricola Berica, e dunque ancora prima della emissione dei titoli, sicché non aveva pregio la tesi della Agenzia delle Entrate secondo cui, alla luce dell’art. 2712 c.c., alle copie fotostatiche doveva attribuirsi lo stesso valore probatorio degli originali.”

L’Agenzia delle Entrate, dopo aver perso in entrambi i gradi di giudizio, ha presentato ricorso in Cassazione, per sostenere che “l’emissione degli assegni, diversamente da quanto affermato in sentenza (di secondo grado n.d.r.), era avvenuta in un momento anteriore all’apposizione sui titoli della data o del luogo di emissione”, limitandosi “a contrapporre, a quella espressa dal giudice di merito, una propria interpretazione dei fatti di causa, senza peraltro evidenziare eventuali errori logici nel ragionamento del suddetto giudice ovvero fatti decisivi risultanti dagli atti e trascurati nella impugnata decisione” e prospettando alla Suprema Corte una questione di stretto merito.

Così la Cassazione, con sentenza pubblicata il 27 gennaio scorso, ha respinto il ricorso dichiarandolo infondato e ha condannato l’Agenzia delle Entrate al pagamento delle spese di lite, confermando la correttezza dell’operato dell’azienda contribuente.

Scs Commerciale Sandri è una società attiva dal 1960 nella lavorazione di prodotti avicoli e commercio carni, che distribuisce in Italia e all’estero principalmente in Europa occidentale, Russia e Africa.

Scopri tutti gli incarichi: Davide Druda – Pinelli e Druda; Stefano Coen – Coen Palandri;