Emissioni di CO2: gli impianti di riscaldamento inquinano fino a 6 volte di più dei trasporti su strada

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Studio del Politecnico di Milano su un campione di cinque città italiane del Centro Nord

camino emissioni co2 scrittaGli impianti termici per il riscaldamento degli edifici hanno un’incidenza sul totale delle emissioni del gas serra anidride carbonica (CO2) in ambito urbano che è fino a 6 volte superiore rispetto all’incidenza del traffico veicolare. È quanto emerge da un’elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec sulla base di uno studio del Politecnico di Milano sull’impatto sulla qualità dell’aria urbana da parte delle principali fonti di inquinamento.

In base ai dati dello studio, effettuato su un campione rappresentativo di cinque città italiane medie e grandi  del Centro Nord (Milano, Genova, Firenze, Parma e Perugia), il contributo fornito dal settore del riscaldamento da edifici all’inquinamento atmosferico in termini di emissioni di CO2 è pari in media al 64,2% del totale delle emissioni stimate per le città considerate, contro il 10,2% che proviene dal settore della mobilità e dei trasporti motorizzati. La restante quota di CO2 (25,6%) è invece generata dal settore delle attività industriali. In particolare, lo studio pone l’accento sul fatto che oggi, nell’opinione pubblica e nel dibattito politico-istituzionale, il tema dell’inquinamento atmosferico nelle città italiane sia associato in maniera prevalente al settore della mobilità e dei trasporti motorizzati. 

Dalle analisi svolte emerge come la quota di emissioni di CO2 da riscaldamento degli edifici sia di entità molto maggiore. Per questo motivo, secondo lo studio, per migliorare la qualità dell’aria nelle nostre città oggi è necessario focalizzare l’attenzione non solo sul concetto di mobilità sostenibile, ma anche su quello di riscaldamento sostenibile, adottando interventi di riqualificazione energetica come, ad esempio, la sostituzione degli impianti di riscaldamento più vecchi e meno efficienti con impianti più moderni.

Tornando ai dati emersi dallo studio, Firenze risulta essere la città con la quota più elevata di emissioni di CO2 derivanti dagli impianti di riscaldamento degli edifici, con una percentuale che si attesta al 75%, seguita da Milano (74%), Parma (63%), Perugia (62%) e Genova (47%). Se invece si prende in considerazione il settore del trasporto su strada, è Perugia la città in cui il traffico veicolare ha la percentuale più alta di emissioni di CO2, mentre l’incidenza delle emissioni di CO2 da attività industriali è più consistente a Genova.

Negli ultimi anni, sottolinea l’Osservatorio Autopromotec, sono stati fatti importanti passi avanti nella riduzione delle emissioni di molti inquinanti atmosferici dovute ai trasporti su strada, non solo per merito di provvedimenti normativi finalizzati alla riduzione del parco circolante più inquinante, ma anche grazie allo sviluppo dell’industria motoristica che ha investito in tecnologie innovative a basso impatto ambientale. Viceversa, poco si è fatto sul fronte del riscaldamento degli edifici, a parte il rafforzamento dei controlli periodici sugli impianti, trascurando quelli sulla temperatura degli ambienti (legati a doppio filo ai consumi e alle emissioni), oltre a tollerare pratiche commerciali assurde come quella di tenere le porte dei negozi aperte anche in pieno inverno per incentivare l’ingresso dei clienti, nonostante ciò sia un assurdo spreco energetico.