Uno su quatto è povero e metà delle famiglie non arriva a fine mese. Consumi in calo. Affrontare le spese mediche è un problema. Gli italiani stanno sempre peggio
Dal Rapporto Italia 2017 pubblicato da Eurispes emerge un’Italia decisamente diversa da quella propalata a piene mani dalla propaganda renziana che voleva fare credere agli italiani che la svolta era una realtà e che la prosperità è tornata. La realtà è giusto il contrario, con il 48,3% delle famiglie che non riesce ad arrivare alla fine del mese e il 44,9% per arrivarvi sono costrette a utilizzare i propri risparmi. Solo una famiglia su quattro risparmia. Le rate del mutuo per la casa sono un problema nel 28,5% dei casi, mentre per il 42,1% di chi è in affitto lo è pagare il canone. Il 25,6% delle famiglie ha inoltre difficoltà a far fronte alle spese mediche.
Molti hanno dovuto mettere in atto strategie anti-crisi come tornare a casa dai genitori (13,8%), farsi aiutare da loro economicamente (32,6%) o nella cura dei figli per non dover pagare nidi privati o baby sitter (23%). Secondo il 51,5% degli italiani la riduzione del proprio potere di acquisto è stata nulla o poco rilevante (erano il 46,8% lo scorso anno), al contrario il 48,5% ha visto erodere la propria capacità di spesa (nel 2016, il 53,1%). Nel corso dell’anno si è comunque risparmiato su pasti fuori casa (70,9%), estetista, parrucchiere, articoli di profumeria (66,2%), viaggi e vacanze (68,6%). Sono rimasti pressoché stabili i tagli sui regali (75,6%) e per il tempo libero (64,8%). Stabile anche il ricorso ai saldi (80,6%) Diminuisce la quota di risparmio che incide sulle nuove tecnologie (-5 punti: dal 69,4% del 2016 al 64,4% del 2017).
Per l’acquisto di generi alimentari, il 69,7% (+1,7%) dei consumatori cambia marca di un prodotto se più conveniente mentre il 57% si è rivolto ai discount (-6,2%). Si compra meno al mercato dell’usato (25,1%, -4,2%) e online (40,4%, -3,7%), mentre iniziano a diffondersi formule di baratto tramite Internet (17,8%). Ancora, il 28,7% delle famiglie ha avuto la necessità di chiedere un prestito bancario nel corso degli ultimi tre anni, ma nel 7,8% dei casi non lo ha ottenuto.
Nella maggioranza dei casi (38,1%) gli italiani esprimono un giudizio di stabilità economica per l’Italia in relazione alle prospettive per il 2017, anche se coloro che ipotizzano un peggioramento sono il 36,4% mentre solo il 13,8% è convinto che l’economia migliorerà. Il 14,1% definisce molto peggiorata la situazione economica familiare nell’ultimo anno e il 27,3% indica un lieve peggioramento. Per il 42,3%, invece, la situazione è rimasta sostanzialmente invariata. Ad indicare un parziale (10%) o netto (1,7%) miglioramento è circa una persona su dieci. Dal Rapporto emerge inoltre che la maggior parte gli italiani (62,5%) è convinta che le tasse non siano abbassate nell’ultimo periodo.