Corecom Trentino, presentato il bilancio dell’attività 2016

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corecom bilancio 2016 gioseppe stefenelli carlo giuliani carlo buzzi roberto campana
Oltre alle indagini sulla televisione, il monitoraggio sarà esteso anche alle radio. Diffusa un’analisi sul comportamento dei trentini in rete

corecom bilancio 2016 gioseppe stefenelli carlo giuliani carlo buzzi roberto campanaIl Comitato provinciale per le comunicazioni, organo istituito presso il Consiglio provinciale, ha illustrato l’attività svolta nel 2016. Il presidente Carlo Buzzi, assieme ai componenti del Corecom Carlo Giordani, Giuseppe Stefenelli e Roberto Campana, ha diffuso un’articolata relazione che dà conto delle diverse funzioni svolte dal Comitato, anche per diretta delega dell’Agcom nazionale.

Nel proprio ruolo di garante nelle controversie tra i cittadini e gli operatori della comunicazione, per effetto e conseguenza diretta dell’attività di conciliazione del Corecom, ai cittadini è tornata nel 2016 la somma di 440.093,77 euro, con un incremento del 14,74% rispetto all’ammontare rilevato nel 2015 (pari ad 383.566,07 euro). I casi più ricorrenti hanno riguardato i problemi legati alla cosiddetta “migrazione”, gli importi non dovuti in fattura, i distacchi di linea immotivati, le disfunzioni della linea Adsl e l’attivazione di servizi non richiesti. Gli operatori più interpellati sono stati Vodafone Italia Spa e Telecom Italia Spa.

Il tempo di attesa media per l’udienza, che rappresenta il momento conclusivo del procedimento di conciliazione, è cresciuto rispetto ai 40/45 giorni dell’anno precedente in ragione dell’ insufficiente dotazione di personale dedicata a questa attività. Nel corso del 2016 si sono svolte 871 udienze di conciliazione, con una percentuale di accordi andati a buon fine pari al 98,50%, mentre solo nel 5,74% dei casi si è in presenza di un mancato accordo.

Quanto al monitoraggio sul rispetto della par condicio dei soggetti politici, il Corecom ha svolto, in occasione della campagna referendaria del 4 dicembre scorso, attività di vigilanza sul rispetto degli obblighi di programmazione e delle disposizioni in materia di esercizio dell’attività radiotelevisiva, «rilevando peraltro – ha detto oggi Buzzi – un sostanziale rispetto della normativa da parte delle testate televisive trentine».

Il presidente ha annunciato per il 2017 la sperimentazione – prima in Italia – di un monitoraggio anche sulle testate radiofoniche, che sarà condotto sulla scorta anche di uno studio già realizzato sulla programmazione di 11 emittenti locali, sul tempo da esse dedicato all’informazione, sull’affollamento pubblicitario, sugli approfondimenti legati al territorio.

Il Corecom sta dedicandosi, nell’ambito delle proprie competenze in materia di tutela dei minori in campo radiotelevisivo, a un progetto finalizzato alla realizzazione di materiale didattico dedicato all’uso consapevole dei media e dei social network da parte degli studenti delle scuole medie. Verranno realizzati un video e un kit didattico, da diffondere in tutte le scuole trentine.

Infine, il Corecom, che tra le sue molteplici funzioni comprende anche il compito di favorire la crescita produttiva, imprenditoriale, culturale e tecnologica del sistema delle comunicazioni sul territorio, ha attivato un’indagine – i cui risultati saranno presto resi pubblici – sui comportamenti online della popolazione trentina. Il sondaggio condotto da Swg ha evidenziato che la società locale è polarizzata in relazione all’età: se il 48% dei trentini si connette a internet tutti i giorni e per almeno un’ora, c’è però un quarto di popolazione completamente fuori dalla rete. In questa fascia i giovani rappresentano percentuali attorno all’uno, mentre i 54-65enni coprono il 42%. Ancora: il 57% dei trentini è iscritto ad almeno uno dei social media, mentre tra quelli che ignorano Facebook e affini i giovani sono il 10%, i 54-65enni sono il 65%. L’indagine è stata commissionata da un gruppo di lavoro cui hanno aderito le categorie imprenditoriali trentine, Trentino marketing, Trentino Network, Camera di Commercio e provincia di Trento.