Prosegue con successo la visita speciale guidata dedicata di volta in volta ad uno strumento realizzata in collaborazione con il Conservatorio “Tartini”
È il flauto il protagonista dell’appuntamento, in calendario giovedì 26 gennaio, con “Le stanze della musica”, ciclo realizzato nel segno della collaborazione tra il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” e il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste. La formula è quella, già sperimentata con successo, di una speciale visita guidata dedicata di volta in volta a uno o più strumenti delle collezioni dello “Schmidl”, nella sua sede di Palazzo Gopcevich (Via Rossini, 4), presentati dai giovani musicisti del “Tartini” e dai loro insegnanti.
Gli appuntamenti sono in calendario il giovedì, da ottobre a maggio, e vengono proposti in un doppio turno: il mattino alle ore 11.00 per gli studenti delle scuole, con particolare attenzione a quelle a indirizzo musicale (con biglietto scolastico di 1 euro) e il pomeriggio alle ore 17.30 (con il normale biglietto di accesso al Museo).
A raccontare la storia e il funzionamento del flauto sarà il professor Pierluigi Maestri, mentre la voce dello strumento sarà fatta sentire in pagine di Joseph Bodin del Boismortier, Ludwig van Beethoven, Claude Debussy, Goffredo Petrassi, Eugène Bozza, Aleksandr Čerepnin, Marc Berthomieu, Claude-Henrr Joubert e Felix Mendelsshon Bartholdy da Marco Obersnel, Sara Caligari, Noemi Falconer, Elisa Zuberti, Urša Časar, Lucia Jankovski, Daniela Petkoska e Arianna Russolo, allievi delle classi dello stesso Maestri e di Giuseppina Mascheretti e Luisa Sello.
I successivi appuntamenti saranno dedicati al violoncello, con gli studenti rispettivamente del professor Pietro Serafin (giovedì 9 febbraio), alla fisarmonica, del professor Corrado Rojac (giovedì 9 marzo), ancora al pianoforte, della professoressa Letizia Michielon (giovedì 23 marzo), alla musica di camera, della professoressa Fedra Florit (giovedì 6 aprile), al quartetto d’archi, del professor Fabio Pirona (giovedì 20 aprile) e nuovamente alla musica da camera, della professoressa Alessandra Carani (giovedì 11 maggio).
