Alla Fondazione Cini di Venezia seconda edizione de “Musiche (e Musicologie) del XXI secolo”

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Dal 25 al 28 gennaio s’indagano i processi di trasformazione nelle musiche di tradizione orale

spartito musicaleDal 25 al 28 gennaio 2017 l’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati della Fondazione Giorgio Cini propone la seconda edizione de I seminari dell’IISMC: musiche (e musicologie) del XXI secolo dedicata al tema dei “Processi di trasformazione nelle musiche di tradizione orale”.

Si tratta di una questione di grande attualità, proprio perché le musiche di tradizione orale si vanno trasformando in maniera molto rapida e profonda a seguito delle dinamiche sociali e culturali che investono il mondo contemporaneo. La prospettiva con la quale si intende affrontare il tema è duplice: riferire su estese ricerche sul campo con cui sono state documentate, in diversi contesti, le radicali trasformazioni che stanno investendo le musiche tradizionali.

Le musiche della diaspora croata della Posavina bosniaca, il rapporto tra musica e riti femminili a Meknès (Marocco), i rapporti tra musica, festa e rito in contesti africani (Malawi), sud-est asiatici (Birmania, Cambogia, Indonesia e Vietnam) e italiani (Campania), indagini su pratiche contemporanee in Italia centrale (ottava rima) e in Sicilia (comunità albanofone) sono alcuni dei temi di ricerca che verranno presentati durante il seminario. Parallelamente, si rifletterà anche sulle questioni relative alle ricerche d’archivio in prospettiva diacronica prendendo in considerazione registrazioni, immagini e documentazione audiovisiva che hanno ormai anche più di un secolo di vita. Particolare attenzione sarà rivolta alle procedure di recupero, restauro, digitalizzazione di documenti sonori e audiovisivi risalenti alle ricerche degli ultimi decenni del secolo scorso che altrimenti rischiano di andare perduti, e che costituiscono preziose fonti documentarie, anche in prospettiva comparativa.

Parteciperanno al seminario docenti di diverse Università italiane che documenteranno la vivacità e profondità delle ricerche nel nostro paese che spaziano dall’Africa al Sud-est asiatico, dal mondo arabo ai Balcani, tenendo conto anche di contesti italiani (Toscana, Sicilia, Umbria, Campania, Lazio). Ci si confronterà, in un dibattito che coinvolgerà anche studiosi operanti in università straniere, discutendo su questioni, dinamiche e processi cruciali per un approccio antropologico alla musica. Tra questi, in particolare si possono segnalare i processi di migrazione e di diaspora, le dinamiche transnazionali e transculturali, le pratiche di patrimonializzazione, spettacolarizzazione e musealizzazione delle musiche di tradizione orale, il sincretismo, le contaminazioni e gli incroci sempre più frequenti con la popular music, lo sviluppo delle nuove tecnologie e di nuove modalità di creazione e trasmissione della musica attraverso la rete. Verranno inoltre considerate le dinamiche endogene di cambiamento in una dialettica tra persistenze e profonde innovazioni nelle funzioni e nei repertori.

Il seminario si svolge a conclusione di un importante progetto di ricerca di interesse nazionale (PRIN) finanziato dal MIUR al quale hanno partecipato sei unità di ricerca di diversi atenei italiani (Roma ‘La Sapienza’, Roma ‘Tor Vergata’, Bologna, Firenze, Palermo, Torino). A discutere dei risultati della ricerca sono stati invitati colleghi provenienti da altre università italiane (Cagliari, Milano, Pavia, Venezia) e straniere (Colonia, New York).

Questo incontro di studi è dedicato alla memoria di Febo Guizzi, presenza familiare alle iniziative dell’IISMC a San Giorgio, che ha attivamente partecipato alle ricerche per questo progetto dirigendo il gruppo di Torino fino alla sua prematura scomparsa nel dicembre del 2015. I lavori si apriranno mercoledì 25 alle 14.00. La sessione generale conclusiva è fissata per sabato 28 dalle 12.30 alle 13.30. Tutti gli eventi delle 4 giornate di studio sono a ingresso libero fino a esaurimento posti.