Claudio Longhi nuovo direttore della Fondazione Ert

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claudio longhi direttore Fondazione Ert emilia Romagna
Mezzetti: «una nomina di prestigio in grado di affrontare le sfide che ci attendono per la crescita della produzione culturale della Regione»

 

claudio longhi direttore Fondazione Ert emilia RomagnaUn teatro pubblico «come bene comune da tutelare», dove si realizzano esperienze di teatro partecipato, in stretto dialogo con il territorio, e in rapporto con la scena nazionale ed europea, dove sono destinate molte risorse alla formazione critica del pubblico e dove è forte l’impegno per la ricerca. Sono queste le principali linee di azione per il futuro di Emilia Romagna Teatro Fondazione proposte da Claudio Longhi, 50 anni, regista e titolare della cattedra di Storia della regia e di Istituzioni di regia presso il Dipartimento delle arti dell’università di Bologna, nominato direttore dell’Ente dal 1 gennaio 2017 al 31 dicembre 2020.

«Si tratta di una nomina di prestigio per l’Ert – ha affermato l’assessore alla cultura della regione Emilia Romagna, Massimo Mezzetti -. Il suo lavoro è riconosciuto a livello internazionale e credo che Longhi abbia le capacità di affrontare le sfide che ci attendono per la crescita della produzione culturale della regione e di coinvolgere il territorio e i suoi operatori, oltre alla scena teatrale nazionale ed internazionale. Auguro quindi buon lavoro a Longhi, che si è impegnato a proseguire lungo la strada che ha portato al riconoscimento a Teatro nazionale di Ert e a contribuire con elementi innovativi. E questo in linea con le aspettative regionali, che guardano alla contemporaneità e ai suoi linguaggi come strumento ludico ma anche costruttivo di una società più aperta ed inclusiva. Un ringraziamento sincero – conclude Mezzetti – va al direttore uscente Pietro Valenti per il lavoro eccezionale compiuto in questi anni, portando Ert alle vette del prestigio nazionale ed internazionale. A lui va il riconoscimento mio personale e della Regione Emilia-Romagna».

Partendo dalla solida base di lavoro realizzata da Valenti, che ha diretto l’Ente regionale per oltre venti anni, la nuova fase di attività che attende ERT Fondazione – Teatro Nazionale nel quadriennio della direzione Longhi si annuncia complessa ma anche ricca di sfide ed opportunità. Il piano di lavoro che il neodirettore intende affrontare pone al centro della sua indagine alcune questioni cruciali della scena contemporanea, con l’intento di sperimentare delle linee di lavoro che sappiano creare un fertile terreno di confronto con il territorio e con la comunità teatrale nazionale ed europea.

«Il teatro è legato alla città in cui nasce da vincoli strutturali indissolubili – afferma Longhi – e la vita di Ert dovrà quindi svilupparsi sulla base di un continuo confronto con le città sue sedi – ossia Modena, Bologna e Cesena, ma anche Vignola e Castelfranco, in un fitto scambio con le comunità di riferimento che saranno tutte interessate da esperienze di teatro partecipato, seguendo analoghi modelli già sperimentati in passato e che hanno coinvolto con grande successo copiose comunità di cittadini. Alla base di questo percorso – sottolinea Longhi – sta un’idea di teatro pubblico consapevole della propria missione di sostegno all’arte e alla cultura ed attento a coltivare la sua specifica funzione politica, nell’accezione più alta del termine, anche nelle sue manifestazioni in apparenza più disimpegnate. Un teatro pubblico non pensato come mero servizio, ma come valore, come bene comune da tutelare».

Importante, secondo Longhi, anche investire in misura crescente in formazione, come già avvenuto in passato, «per sviluppare una matura coscienza critica negli spettatori, un punto imprescindibile e necessario del futuro lavoro dell’Ente per consolidare e ampliare il rapporto con la città».

Longhi assicura infine che ERT proseguirà il proprio lavoro intrecciando i suoi principali fuochi d’interesse, ossia il dialogo con il territorio, il confronto con la scena nazionale e il rapporto fecondo con la scena internazionale (segnatamente europea). Questo approccio sarà accompagnato da uno sforzo costante di reperimento fondi, operando ad ampio spettro, dalla partecipazione a bandi europei all’impegno sul fronte della ricerca di finanziamenti privati.

Il passaggio di consegne da Valenti a Longhi avviene all’insegna della continuità e senza scosse, visto che per tutto il 2017 Valenti affiancherà Longhi.